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Rapina con trincetto alle Poste di via Torcicoda a Firenze: la Polizia di Stato esegue una custodia cautelare in carcere di un 48enne fiorentino

 

Rapina con trincetto alle Poste di via Torcicoda: la Polizia di Stato esegue una custodia cautelare in carcere di un 48enne fiorentino

Per gli investigatori di via Zara, se pur travisato, avrebbe raggiunto il luogo del delitto a bordo della sua utilitaria, non sfuggendo alla videosorveglianza cittadina e all’occhio vigile dei Falchi della Squadra Mobile

Indagini lampo della Polizia di Stato sulla rapina a mano armata - di trincetto - avvenuta tre settimane fa alle Poste di via Torcicoda: nei giorni scorsi, la Squadra Mobile di Firenze ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un fiorentino di 48 anni.

L’uomo, già noto alle forze di polizia e che ora si trova a Sollicciano, è indagato con l’accusa di rapina pluriaggravata.

L’episodio, ricostruito minuziosamente anche attraverso la videosorveglianza dei locali teatro della vicenda, è avvenuto nel primo pomeriggio dello scorso primo febbraio: una persona, con cappuccio calzato e volto travisato, una volta all’interno dell’ufficio postale nel quartiere dell’Isolotto, ha oltrepassato le casse con in mano un trincetto e intimato ai dipendenti di consegnargli il denaro.

Secondo quanto emerso, il rapinatore si sarebbe poi dato alla fuga con in tasca un bottino di oltre un migliaio d’euro.

Gli investigatori di via Zara hanno immediatamente passato sotto la lente di ingrandimento anche ogni singolo fotogramma delle telecamere cittadine, riuscendo in brevissimo tempo a ricostruire il percorso verosimilmente fatto proprio dalla stessa persona incappucciata.

Quest’ultima, dopo il colpo, avrebbe raggiunto un’utilitaria parcheggiata in zona e una volta salito a bordo si sarebbe definitivamente allontanata dal cosiddetto luogo del delitto.

Partendo proprio da questo dettaglio i Falchi della Squadra Mobile sono risaliti all’indagato, riuscendo anche ad incrociare tutta una serie di accertamenti tecnici che, sulla base di quanto ipotizzato, collocherebbero lo stesso uomo proprio sulla scena al centro dell’inchiesta.

All’esito dei riscontri investigativi evidenziati dalla Squadra Mobile, la Procura della Repubblica del capoluogo toscano ha quindi richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Firenze, la custodia cautelare in carcere nei confronti del 48enne.

Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento l’indagato è assistito da una presunzione di innocenza.

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