Passa ai contenuti principali

Trasportavano migranti clandestini, fermati 3 scafisti a Lampedusa

 

 

Sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto i tre cittadini tunisini accusati di avere, in concorso tra loro, compiuto atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio nazionale di 24 migranti loro connazionali, trasportandoli fino in prossimità delle coste italiane.

I clandestini viaggiavano bordo di un peschereccio battente bandiera tunisina, che a sua volta rimorchiava un’imbarcazione in ferro vuota, sulla quale i migranti sono stati fatti salire prima di abbandonarli nelle acque italiane, lasciandoli in pericolo di vita.

L’aereo “Eagle 1” dell’Agenzia europea Frontex, che stava pattugliando quel tratto di mare, ha avvistato il peschereccio quando ancora si trovava in acque internazionali, notando il natante in ferro a rimorchio ancora vuoto, intuendo ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.

A quel punto sono scattati i soccorsi e sul posto sono state inviate le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza di Lampedusa, che hanno trovato i migranti in balia del mare, aggrappati alla barca in ferro che stava affondando.

Subito dopo le motovedette hanno intercettato il peschereccio che stava navigando verso le coste tunisine.

La successiva indagine svolta dai poliziotti del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato e delle Sezioni investigative dello Sco, insieme agli investigatori della Squadra mobile di Agrigento e ai militari della Guardia di finanza e della Guardia costiera, ha accertato, tra le altre cose, anche l’assenza di elementi che confermassero l’operatività del peschereccio in attività di pesca.

07/11/2024

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di