Passa ai contenuti principali

Sequestro di una manifattura clandestina, con oltre 27 tonnellate di tabacco trinciato



Napoli - 7 responsabili tratti in arresto


Il 12 novembre il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento ha convalidato, su richiesta di questa Procura, gli arresti in flagranza operati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, con l'ausilio del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Benevento, nel corso di un articolato intervento effettuato nell'ambito del dispositivo a contrasto del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, in occasione della individuazione, nella zona industriale di Benevento, di una manifattura clandestina di sigarette, giungendo al sequestro di circa 27 tonnellate di tabacco trinciato, predisposto per essere confezionato e commercializzato; i reati per i quali il Giudice ha ritenuto la sussistenza della gravità indiziaria sono quelli di detenzione ti tabacco lavorato di contrabbando e di contraffazione di marchi protetti.

Attraverso diverse fasi di osservazione e pedinamento, i finanzieri accedevano presso l'opificio clandestino di Benevento parimenti sottoposto a sequestro, dove venivano rinvenuti 3 macchinari, diverse attrezzature per la produzione seriale di sigarette, centinaia di migliaia di prodotti semilavorati (filtri, bobine, carta alluminio, pacchetti vuoti), più di 5 milioni di etichette, nonchè 139 imballaggi contenenti tabacco trinciato per un peso complessivo di circa 27 tonnellate, nonchè più di 75 kg di sigarette già prodotte e pronte per essere impacchettate.

Nell'opificio si rinvenivano, inoltre, un locale attrezzato a punto di ristoro e un ricovero, con 10 posti letto, utilizzato per assicurare una produzione continuativa delle sigarette di contrabbando anche nelle ore notturne.

Gli introiti potenziali scaturenti dalla vendita dei tabacchi lavorati esteri sequestrati ammontano ad oltre 3 milioni di euro.

Le marche delle sigarette pronte per essere commercializzate illecitamente sul mercato napoletano sono risultate essere le "Marlboro rosse", "Mrlboro Gold", "Marlboro Warning bionde", "Marlboro Warning rosse", "Rothmans blu".

All'atto dell'intervento venivano individuati alcuni soggetti non di nazionalità italiana tratti in arresto - soggetti in ogni caso da ritenere presunti innocenti fino a sentenza definitiva - per i quali il Giudice, pur convalidando l'arresto ritenendo la sussistenza della gravità indiziaria, non ha ritenuto sussistenti i presupposti di natura cautelare per l'emissione di una ordinanza limitativa della libertà.



Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di