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Operazione contro la clonazione di carte carburante: presi i responsabili.

 

Operazione contro la clonazione di carte carburante: presi i responsabili.

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, ha eseguito un’importante operazione contro un’organizzazione criminale responsabile della clonazione e dell’utilizzo fraudolento di carte di carburante ai danni di numerose società.

L’attività ha portato all’individuazione di un sodalizio composto da 4 persone (due cittadini rumeni, uno algerino e uno italiano) ritenute responsabili a vario titolo, oltre che del reato di indebito utilizzo di carte di pagamento, anche di associazione per delinquere e ricettazione.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Brescia con l’ausilio della Squadra Mobile di Bergamo, è stata avviata a seguito della segnalazione resa dal Responsabile del Settore Servizi Economali dell’ASST Spedali Civili di Brescia, che dal mese di marzo 2024 aveva notato della movimentazione anomala sulle tessere carburante delle autovetture in uso alla locale guardia medica.

La successiva attività d’indagine ha poi portato l’attenzione degli investigatori sulla provincia di Bergamo, dove i pagamenti sospetti risultavano essere maggiormente ricorrenti.

Individuati i primi componenti del gruppo, è stato scoperto - nel Comune di Grassobbio (BG), a pochi metri dalla pista di atterraggio dell’Aeroporto civile “Orio al Serio” - il deposito abusivo ove gli indagati stoccavano migliaia di litri di carburante che, una volta caricato su dei furgoni approntati con appositi serbatoi, veniva di volta in volta consegnato agli acquirenti finali in una sorta di delivery a domicilio.

Nel corso dell’operazione, sul territorio di Bergamo e provincia, sono state eseguite diverse perquisizioni locali che si sono concluse con il sequestro di centinaia di litri di carburante, decine di cisterne e numerose tessere di pagamento, oltre che di tabacchi lavorati esteri provenienti dall’Est Europa.

Il danno economico calcolato per le aziende coinvolte, nel solo periodo d’indagine, ha superato i 20.000 euro, per un quantitativo di carburante superiore ai 10.000 litri.

Nei loro confronti, il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori, ha emesso un Divieto di Accesso alle Manifestazioni sportive (D.A.S.P.O. Fuori Contesto) con il quale si impedisce di accedere agli impianti ove si svolgono le manifestazioni sportive per la durata di 2 anni.

Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo si trova nella fase delle indagini preliminari e che opera a favore degli indagati la presunzione di non colpevolezza.

 


10/07/2025

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