Passa ai contenuti principali

DIA 2016/2 - FOGGIA CITTÀ

La città di Foggia Lo scenario criminale del capoluogo continua ad essere segnato dalla  faida tra la  consorteria dei SINESI-FRANCAVILLA e quella dei MORETTI-PELLEGRINO-LANZA.
È in questo contesto che si inscrive il tentato omicidio avvenuto in città il 6 settembre 2016, in danno del  boss della famiglia SINESI, rimasto ferito a bordo dell’auto condotta dalla figlia. L’agguato - che segna la fine dello stallo registrato nel corso dell’ennesima guerra di mafia consumatasi nel capoluogo tra settembre 2015 e gennaio 2016 – va letto non solo come l’ennesimo episodio di sangue della citata faida, ma anche come un’azione criminale che, se avesse avuto un epilogo infausto, avrebbe stravolto gli attuali assetti e gerarchie dell’intera  società foggiana. Fatti di questo tipo, assieme alla detenzione carceraria di molti sodali, ai continui interventi preventivi e repressivi da parte della Magistratura e delle Forze di polizia, alle sovrapposizioni dei  clan nella gestione degli affari illeciti sul territorio (dovute all’assenza di un organo condiviso tra le tre consorterie mafiose foggiane già federate nella  società420), concorrono a mantenere questo stato di accesa conflittualità, che porta a frequenti riassetti di potere e alla nascita di alleanze trasversali particolarmente pericolose. Altri gravi episodi di sangue, sicuramente ascrivibili all’accennato scenario, sono il duplice agguato avvenuto il pomeriggio del 29 ottobre 2016, nel corso del quale è rimasto ucciso un giovane pregiudicato e ferito un altro, entrambi legati al  boss LANZA, esponente di vertice del  clan MORETTI-PELLEGRINO-LANZA. A questi si aggiungono il ferimento, avvenuto il successivo 28 dicembre, di un altro pregiudicato, collegato al  gruppo SINESI-FRANCAVILLA. Un’importante risposta a questa  escalation di violenza è stata data il successivo 31 dicembre, con l’esecuzione del fermo di indiziato di delitto nei confronti di un noto pregiudicato di San Marco in Lamis, legato al  clan SINESI-FRANCAVILLA, in quanto ritenuto uno degli esecutori materiali dell’agguato mafioso del 29 ottobre, cui è stato prima fatto cenno. Sul piano generale, la criminalità foggiana, oltre a prediligere il  racket delle estorsioni con particolare attenzione al settore edile, continua ad essere attiva nelle rapine e nel settore degli stupefacenti, contesto in cui interagisce anche con altre realtà criminali della provincia (sanseverese, garganica  e  cerignolana). È quanto, da ultimo, si è rilevato nell’ambito dell’operazione “Reckon”, conclusa dall’Arma dei Carabinieri i primi giorni di ottobre, che ha permesso di smantellare un  sodalizio composto da appartenenti al  clan MORETTI-PELLEGRINO-LANZA, dedito al traffico di sostanze stupefacenti e attivo anche fuori provincia, nelle aree del basso ed alto Tavoliere.


Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...