Si è chiuso il cerchio nell’indagine sull’omicidio di Giovanni Tersigni, l’uomo che, nella serata del 7 settembre scorso, è stato assassinato in pieno centro a Crotone, poco distante dalla sua abitazione.
Questa mattina la Polizia di Stato ha arrestato altre quattro persone ritenute responsabili dell’omicidio mentre un'altra persona era già detenuta perché, in una perquisizione domiciliare a poche ore dall’agguato, era stata trovata in possesso di un chilo di eroina.
Gli arrestati sono stati individuati grazie all’analisi dei numerosi video registrati dalle telecamere sparse per la città: il giorno dell’omicidio due del gruppo criminale sono arrivati a Crotone da Catanzaro in auto per riunirsi con gli altri tre a casa di uno di loro; nel primo pomeriggio, poi, in quattro, parzialmente travisati, uscivano dall’abitazione per andare nella piazza dove si trovava Giovanni Tersigni per commettere l’assassinio.
Le immagini delle telecamere hanno permesso ai poliziotti di ricostruire la fuga dei criminali per le vie della città e il momento in cui si sono sbarazzati dell’arma utilizzata per colpire a morte la vittima.
Nelle ore successive veniva rintracciato e arrestato dagli uno di loro riconosciuto come colui che aveva cercato materialmente di liberarsi della pistola utilizzata per commettere il delitto.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
