Passa ai contenuti principali

Guerra di mafia a Bari, 24 arresti nel clan Parisi-Palermiti

Sono stati protagonisti della guerra intestina per il controllo del clan mafioso dei Parisi-Palermiti, che nel 2017 ha generato a Bari diversi fatti di sangue.
La Squadra mobile barese, in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine Puglia, il Reparto volo e le Unità cinofile della Polizia di Stato, ha arrestato 24 persone in Puglia, Lazio, Abruzzo ed Emilia Romagna.
Gli indagati sono accusati di tre omicidi, un tentato omicidio, violenze, estorsioni, traffico e spaccio di droga, rapine, detenzione e porto illegale di armi.
L’inchiesta della Mobile trae origine da alcuni omicidi commessi a Bari tra gennaio e aprile 2017, che poi si è scoperto essere tutti collegati tra loro.
Il 17 gennaio Francesco Barbieri fu ucciso a colpi di pistola da un sicario che lo ha freddato a distanza ravvicinata. Il 6 marzo quattro sicari, armati di mitragliatrici e pistole, hanno assassinato Giuseppe Gelao e gravemente ferito Antonio Palermiti, nipote di uno degli esponenti di vertice del clan Parisi. Il 12 aprile un commando armato di pistole e Kalashnikov, ha trucidato Nicola De Santis.
Gli investigatori hanno acclarato che questi fatti di sangue erano il risultato di una guerra interna al clan Parisi-Palermiti, che aveva lo scopo di allontanare i fedelissimi di Antonio Busco, figura emergente e che stava diventando troppo “ingombrante” all’interno del gruppo criminale.
Oltre ai conflitti a fuoco la lotta interna ha provocato anche vetture incendiate, danneggiamenti e incendi di immobili.
Durante l’indagine sono stati sequestrate diverse armi e munizioni, sostanze stupefacenti e documenti relativi alla contabilità dello spaccio, nonché denaro contante per un totale di un milione e 25mila euro.

25.10.2019

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.