Passa ai contenuti principali

Furti: sgominata banda dedita a razzia di "oro rosso"

Comando Provinciale di Arezzo - Rieti, 07/10/2019 19:05
Nelle prime ore della mattinata odierna, i carabinieri della Comando Provinciale e della Compagnia di Rieti, collaborati da quelli del Comando Provinciale di Latina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Rieti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro soggetti di nazionalità rumena, tutti residenti a Latina e ritenuti responsabili di numerosi furti di rame.
Il provvedimento è stato emesso sulla scorta delle risultanze investigative raccolte nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Rieti ed avviata nel luglio 2018, quando fu perpetrato il primo dei furti accertati. Nell’occasione, i malfattori si erano introdotti all’interno di un capannone momentaneamente in disuso sito nel nucleo industriale del capoluogo reatino, dove avevano asportato un’ingente quantitativo di cavi in rame, prelevandoli dagli impianti elettrici dell’opificio.
Dopo una prima fase di analisi, le attività d’indagine si sono indirizzate fin da subito verso alcuni soggetti di nazionalità rumena, gravati da alcuni precedenti, estranei al contesto reatino, in quanto gravitanti nella città di Latina, ma dei quali era stata accertata la presenza nel capoluogo in occasione del furto.
Il monitoraggio dei soggetti ha consentito di individuare altri componenti del gruppo e di verificarne gli spostamenti, a cui corrispondevano altri episodi furtivi perpetrati non solo nella provincia di Rieti, ma anche in quella di Terni e finanche in quella di Arezzo, ove venivano asportai circa 3.000 kg di cavo di rame di grossa sezione presso una società di produzione di energia elettrica ubicata nel comune di Civitella in Vali di Chiana (AR).
Dall’avvio delle attività d’indagine, è stato possibile accertare complessivamente dodici episodi furtivi, di cui uno non consumato grazie all’intervento delle forze dell’ordine, che riuscivano a mettere in fuga i componenti della banda. Bersaglio del gruppo criminale sono stati opifici e capannoni industriali, spesso in disuso, ma anche un elettrodotto e persino un impianto per la produzione di energia elettrica ad olio vegetale.
Il rame asportato, secondo quanto ricostruito sulla base delle denunce, ammonterebbe a circa 5 tonnellate, mentre i danni arrecati complessivamente ammonterebbero ad oltre 500.000 euro.
Sulla scorta degli elementi raccolti, in accoglimento delle richieste formulate dalla locale Procura, il G.I.P. del Tribunale di Rieti ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere per quattro degli indagati e quella degli arresti domiciliari per un quinto. Questa mattina nel corso di un’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Rieti, collaborati nell’esecuzione da quelli del Comando Provinciale di Latina, i componenti del gruppo criminale sono stati tutti tratti in arresto ad eccezione di uno, attivamente ricercato, che al momento si troverebbe all’estero. Gli arrestati si trovano ora uno agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, i restanti invece sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Latina.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven