Passa ai contenuti principali

Livorno: 2 arresti e 8 denunce per corruzione

 

corruzioneCon l’operazione “Teodolite” stamattina la Squadra mobile di Livorno, insieme alla Polizia locale, ha arrestato 2 persone e ne ha denunciate altre 8 per episodi di corruzione e abuso d’ufficio.
Nello specifico sono stati posti agli arresti domiciliari un funzionario del comune di Livorno e un operatore immobiliare legati tra loro da traffici illeciti e episodi di corruzione.
I due sono accusati infatti di aver gestito, presso l’Ufficio del patrimonio del comune di Livorno, un giro di rapporti illegali con imprenditori ed altri operatori del settore immobiliare.
Per gli altri otto indagati invece, sono state emesse misure interdittive dall’esercizio di attività professionali.

L’indagine, iniziata due anni fa, ha fatto luce su episodi di favoritismi in favore di alcuni operatori del settore immobiliare in cambio di corrispettivi in denaro che il dipendente pubblico percepiva sia personalmente, sia per il tramite di compiacenti professionisti utilizzati dall’indagato come prestanome, tra i quali un architetto, indagato.
Dalle indagini è poi emerso che un operatore immobiliare si è rivolto più volte al funzionario pubblico con lo scopo di risolvere nella maniera più favorevole al suo interesse personale ogni questione tecnica in grado di precludere o ritardare la conclusione di un affare immobiliare.

Altri cinque imprenditori, sempre del settore immobiliare, hanno commissionato al dipendente pubblico l’esecuzione di progetti e pratiche edilizie in cambio di corrispettivi in denaro, su beni immobili che gli imprenditori si erano aggiudicati o avevano in progetto di aggiudicarsi a seguito di gare pubbliche. Tra questi c’erano anche un imprenditore edile e uno del settore della ristorazione.

Il funzionario comunale è responsabile anche del reato di abuso d’ufficio: nella gestione di una pratica relativa alla vendita e al frazionamento di un terreno pubblico avrebbe dovuto astenersi in quanto gestita, per conto degli acquirenti, da un proprio nipote geometra; al contrario l’uomo insieme al proprio nipote ha gestito la pratica e ha percepito, per le sue prestazioni, insieme al nipote, 7.500 euro.

Oltre agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, il dipendente comunale è stato sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio, e all’imprenditore arrestato è stato disposto il divieto di esercitare qualunque attività professionale e di impresa nel settore immobiliare, per la durata di 12 mesi. A tutti gli altri indagati è stata, invece, applicata la misura interdittiva del divieto temporaneo dell’esercizio di attività imprenditoriali nel settore immobiliare, mentre all’architetto è stato applicato il divieto di esercitare la professione per la durata di 12 mesi.
Negli uffici degli indagati, a Livorno, Rosignano Marittimo (Livorno) e in provincia di Lucca, sono state effettuate delle perquisizioni, che hanno consentito di recuperato ulteriore materiale probatorio.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven