Passa ai contenuti principali

Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio - Sequestri per 3,5 milioni di euro

 Roma, 10 marzo 2021

Bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio - Sequestri per 3,5 milioni di euro

Comando Provinciale Roma

Video

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito l’ordinanza con la quale il G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica capitolina, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di C. G. (classe 1940), patron dell’omonimo gruppo operante nel settore della gestione di alberghi, ristoranti e attività turistiche, e della moglie M. F. (classe 1942), nonché la custodia cautelare in carcere nei confronti del figlio, C. C. (classe 1970) e del loro consulente fiscale, B. L. (classe 1958), tutti indagati per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.

L’Autorità Giudiziaria ha, altresì, disposto la misura interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese per la durata di 12 mesi nei confronti di 7 compiacenti “prestanome”, posti fittiziamente al vertice di alcune imprese per dissimularne la riconducibilità agli arrestati, nonché il sequestro preventivo di somme, beni immobili e mobili per oltre 3,5 milioni di euro.

Il provvedimento trae origine dalle indagini delegate al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria a seguito della dichiarazione di fallimento di due società del gruppo.

Gli accertamenti hanno consentito di acclarare come il sodalizio composto dai membri della famiglia C., avvalendosi della partecipazione attiva di B., che collaborava per suggerire e attuare gli “aggiustamenti contabili” ritenuti necessari, hanno posto in essere numerose operazioni volte al depauperamento delle società in difficoltà, a favore di altre neo-costituite per poter continuare, prive dei debiti accumulati nei confronti dei lavoratori, dei fornitori e dell’Erario, nella gestione delle strutture ricettive e degli esercizi di ristorazione siti nella Capitale e in provincia di Bologna.

Nel corso delle investigazioni sono stati ricostruiti pagamenti disposti dai conti di una delle due società fallite a favore di altre imprese riconducibili allo stesso dominus, in assenza di alcuna giustificazione economica, per quasi 3 milioni di euro, che costituiscono le somme oggetto del reato di autoriciclaggio.

E’ stato inoltre accertato l’omesso versamento della tassa di soggiorno per oltre 500.000 euro al Comune di Roma, in ragione del quale i coniugi C. sono indagati anche per peculato.

L’operazione odierna rientra nell’alveo delle attività svolte dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Roma per tutelare la collettività dal grave danno arrecato al sistema economico da soggetti che operano sul mercato in modo spregiudicato, falsando la leale concorrenza e danneggiando gli altri operatori.

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...