Passa ai contenuti principali

Operazione Giallo oro - 2 arresti e 33 denunce per contrabbando di gasolio

 Treviso, 22 marzo 2021

Operazione Giallo oro - 2 arresti e 33 denunce per contrabbando di gasolio

Comando Provinciale Treviso

I finanzieri del Comando Provinciale Treviso, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno concluso una vasta operazione, denominata convenzionalmente “Giallo Oro”, nel settore del contrasto al traffico internazionale di prodotti petroliferi, prelevati da raffinerie dell’Est Europa e destinati a essere immessi in consumo in Italia, in evasione d’imposta, come gasolio per autotrazione di scarsa qualità.

Le fiamme gialle trevigiane, nel corso di diversi interventi, eseguiti negli ultimi mesi lungo le arterie autostradali che collegano il confine orientale al resto del Paese, hanno denunciato 35 persone (31 stranieri e 4 italiani, questi ultimi residenti tra le province di Mantova, Napoli e Catania), arrestandone due in flagranza di reato.

I reati contestati sono il contrabbando di gasolio e l’irregolarità nella circolazione di veicoli dedicati al trasporto di prodotti petroliferi sottoposti ad accise. Sono stati inoltre sequestrati beni per un valore di 1,7 milioni di euro, tra cui 8 motrici, 15 semirimorchi, 1 distributore clandestino e 345.000 litri di olio minerale.

I successivi sviluppi delle indagini hanno poi consentito di accertare il consumo in frode, sul territorio nazionale, di 1.800.000 litri di gasolio e l’omesso versamento di accise per un milione di euro.

II gasolio, trasportato all’interno di cisterne e autoarticolati (spesso privi dei requisiti minimi di sicurezza previsti per il trasporto di merci pericolose), proveniva da raffinerie ubicate in Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Austria. Qualora fossero stati elusi i controlli della Guardia di Finanza, sarebbe stato immesso in consumo, senza pagamento delle accise, in diverse aree del territorio nazionale, tra cui le province di Milano, Roma, Latina, Frosinone, Foggia, Napoli, Ancona, Mantova, Caserta e Catania, dove sarebbe stato stoccato in depositi abusivi e successivamente miscelato prima della vendita al dettaglio.

Il prodotto petrolifero, allo scopo di eludere i controlli delle pattuglie su strada, veniva dichiarato cartolarmente come solvente o liquido anticorrosivo: dalle analisi chimiche è emerso invece che era composto per il 70% da gasolio e per la parte residua da olio vegetale, idoneo comunque a garantire la carburazione in motori diesel.

Era inoltre accompagnato da documenti sui quali figuravano destinazioni finali fittizie, come Grecia, Malta e Spagna. Su autorizzazione della Procura della Repubblica di Treviso, il prodotto sequestrato è stato assegnato ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco di Treviso, Belluno e Verona.

L’operazione, volta a tutelare gli operatori onesti e i cittadini, costituisce un ulteriore tassello del dispositivo di controllo economico, da parte della Guardia di Finanza, del territorio provinciale e regionale, con particolare riferimento ai flussi di veicoli provenienti dalla cosiddetta “rotta balcanica”, in un’area caratterizzata da traffici illeciti diretti verso l’intero territorio nazionale.

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...