Passa ai contenuti principali

Misure antimafia: a Messina sequestrati beni per 100 milioni di beni

 

Sequestrati beni per 100 milioni di euro a seguito dell’operazione della Divisione anticrimine della Questura di Messina e del Servizio centrale anticrimine scaturita dall’applicazione della normativa antimafia, che prevede, su proposta congiunta del procuratore della Repubblica e del questore, il sequestro ai fini della confisca di beni ottenuti illecitamente.

Sono state infatti le indagini parallele all’operazione nota come “Gotha 7”, conclusa nel dicembre 2017, a dare il risultato odierno; le attività investigative sono state avviate secondo una strategia di contrasto ormai da tempo adottata sull’intero territorio nazionale dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato e che prevede un modello operativo innovativo, caratterizzato dallo svolgimento oltre alle investigazioni penali anche quelle di prevenzione antimafia.

Il sequestro ha riguardato beni ed assetti societari, cooperative sociali ed aziende agricolo-faunistiche, locali di pubblico intrattenimento, hotel, immobili (tra cui numerose ville di consistente valore) ubicati nell’area milazzese e nebroidea, nonché il congelamento di somme di denaro in Paesi esteri intestati a due indagati.

Uno dei due è un infermiere oggi in pensione, già consigliere comunale presso il Comune di Milazzo (Messina), condannato con sentenza non definitiva per concorso esterno nell’associazione mafiosa dei “barcellonesi” e attualmente sottoposto agli arresti domiciliari.


Durante le indagini patrimoniali è emersa anche l’implicazione di un secondo personaggio, un noto imprenditore di Milazzo, attivo da moltissimi anni nel campo della pubblica assistenza e della formazione, titolare di numerose cooperative sociali, agricole e faunistiche, il quale aveva, in realtà, partecipato sin dall’inizio agli investimenti del clan mafioso nel settore del pubblico intrattenimento.


Entrambi comunque partecipavano a una “super-società di fatto” e strutture societarie piramidali destinate a dissimulare l’origine illecita dei capitali ed il loro reimpiego in attività economiche apparentemente lecite.


Inoltre, la comprovata “confusione” di capitali e beni che sono transitati tra le società che gestiscono i locali di pubblico intrattenimento e le cooperative, ha consentito di scoprire imponenti operazioni di riciclaggio, nascoste nei fallimenti di alcune società (alle quali ne sono subentrate altre con nuovi prestanome) rivelatesi operazioni di bancarotta fraudolenta, in esito alle quali si è potuto intercettare un cospicuo spostamento di capitali all’estero.


Dallo svolgimento delle indagini patrimoniali è, infine, emerso che attraverso le società sequestrate, sono stati percepiti finanziamenti pubblici erogati dallo Stato nel quadro delle misure a sostegno dell’economia in conseguenza dell’attuale emergenza sanitaria legata al COVID-19, di circa 500 mila euro.


Con riferimento ai conti esteri, è stata attivata, per la prima volta nell’area messinese, la procedura del “congelamento dei beni” introdotta dal Regolamento (UE) 2018/1805 per il riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e confisca recentemente introdotto anche nell’ordinamento italiano.



Post popolari in questo blog

Sicurezza: controllo del territorio, denunce e sequestri in Sicilia

  Comando Provinciale di  Palermo   -   Misilmeri (PA) , 09/09/2025 09:39 I Carabinieri della Stazione di Misilmeri, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile della Compagnia e delle Stazioni di Godrano e Mezzojuso, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio inserito in un più ampio contesto di attività, volte a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio misilmerese, finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa. Complessivamente, sono state denunciate in stato di libertà 7 persone accusate a vario titolo di furto aggravato, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro ed evasione. In particolare: - 5 persone di età compresa tra i 38 ed 85 anni, sono state deferite per furto di energia elettrica; i tecnici dell’Enel in ausilio ai militari, hanno accertato diversi allacci abusivi diretti alla rete di E-Distribuzione; - 1 uomo di 32 anni, già noto alle forze di polizia, è stato denunc...

Milano Fashion Week: controlli e arresti della Polizia di Stato

  La Polizia di Stato a Milano ha arrestato per furto aggravato in concorso tre cittadine bulgare, rispettivamente di 24,25 e 26 anni, due cittadini cileni di 26 e 31 anni e, per il medesimo reato, ha indagato in stato di libertà un cittadino algerino di 20 anni, un cittadino belga 31enne e un cittadino francese di 33 anni. Nel pomeriggio di giovedì 25 settembre, gli agenti della sezione antiborseggio della Squadra Mobile milanese, in occasione della “Milano Fashion Week”, durante un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, hanno notato tre donne che stavano entrando all’interno della Galleria Vittorio Emanuele le quali prestavano attenzione i vari oggetti ed effetti personali delle persone e dei numerosi turisti presenti. Dopo essersi scambiate dei cenni d’intesa, il gruppo si è diretto verso un atelier della galleria dove, anche per via della presenza di un noto gruppo musicale coreano, l’ingresso era gremito di persone. Nella circostanza, approfittando di un moment...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...