Passa ai contenuti principali

Reati fallimentari e tributari con profili di transnazionalità - sequestrati beni per oltre 1 milione di euro

 Lucca, 16 dicembre 2021

Reati fallimentari e tributari con profili di transnazionalità - sequestrati beni per oltre 1 milione di euro

Comando Provinciale Lucca

I militari del Comando Provinciale di Lucca, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Pistoia, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare reale con il sequestro preventivo, ex art. 321 c.p.p., di beni per oltre 1 milione di euro nei confronti di due ex manager di una S.p.A., dichiarata fallita nel 2018.

L’attività scaturisce dalle investigazioni condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lucca che, nel gennaio 2020, hanno concluso complessi e articolati accertamenti nell’ambito della già nota vicenda giudiziaria relativa al fallimento di una cartiera lucchese, riscontrando distrazioni finanziarie per un ammontare complessivo di oltre 6,5 milioni di euro e denunciando, a vario titolo, alla locale A.G. di Lucca 4 componenti del Consiglio di Amministrazione per bancarotta fraudolenta e 2 di essi anche per autoriciclaggio.

In particolare, nel corso delle indagini erano stati eseguiti approfonditi accertamenti bancari, ispezioni contabili presso l’impresa fallita e due rogatorie internazionali in Svizzera e in Liechtenstein ove, rispettivamente, erano ubicati conti correnti e due società che detenevano giuridicamente diversi beni immobili insistenti sul territorio nazionale risultati nella disponibilità degli indagati.

Le investigazioni, quindi, hanno permesso di appurare che i predetti immobili erano stati solo strumentalmente intestati alle due società straniere al fine di mascherarne la loro effettiva titolarità. Successivamente, le risultanze di polizia giudiziaria sono state valorizzate con l’esecuzione di mirate attività ispettive nei confronti della S.p.A. e dei suoi amministratori, allo scopo di sottoporre a tassazione i proventi illeciti derivanti dalle significative distrazioni accertate.

Al termine delle verifiche fiscali, tenuto conto delle elevate contestazioni amministrative complessivamente mosse, sono scattate le denunce per gli ex manager della società presso la Procura della Repubblica di Pistoia (provincia di residenza degli stessi) per il reato di dichiarazione infedele, rimettendo, altresì, alla valutazione dell’A.G. la possibilità di procedere al sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato, pari all’imposta evasa.

Il GIP del Tribunale di Pistoia, accogliendo la richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore della Repubblica titolare delle indagini, ha emesso il provvedimento cautelare eseguito in questi giorni dalle Fiamme Gialle, con l’apprensione di n. 3 ville di cui n. 2 ubicate nel Comune di Pescia (PT) e n. 1 nel Comune di Pietrasanta (LU), pari al valore da sequestrare (euro 1.005.492,00).


L’operazione sviluppata dalla Guardia di Finanza testimonia l’impegno del Corpo nell’azione di contrasto ai fenomeni illeciti economico – finanziari più gravi e insidiosi, integrando le funzioni di polizia economico-finanziaria con quelle di polizia giudiziaria e garantendo il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti che si sono indebitamente arricchiti, al fine di assicurare l’effettivo recupero delle somme frutto, oggetto o provento delle condotte illecite.



Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...