Passa ai contenuti principali

Torino: Operazione “Pusher 2022”

 

Operazione Pusher 2022

La Polizia di Stato ha svolto un’articolata attività d’indagine volta al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Questa volta l’attività della Squadra Mobile della Questura di Torino, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, in stretta collaborazione con il competente Commissariato di P.S. e con il concorso del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato si è concentrata nel quartiere di Barriera Milano, la zona in gravemente afflitta dal fenomeno dello spaccio per strada, situazione a più riprese evidenziata da numerosissimi esposti di privati cittadini e di comitati di quartiere.

Le modalità dello spaccio e gli accorgimenti adottati per eludere gli interventi di prevenzione e repressione, da parte degli equipaggi del controllo del territorio delle Forze di Polizia, hanno richiesto il ricorso ad una strategia investigativa di più ampio respiro.

L’attento studio eseguito dagli investigatori ha evidenziato alcuni luoghi di maggior concentrazione di soggetti dediti allo smercio di stupefacenti, nell’arco dell’intera giornata, ove costoro sono soliti sostare in attesa di potenziali acquirenti, in particolare nel tratto di c.so Palermo, compreso tra via Malone, via Sesia e via Scarlatti.

Conseguentemente, d’intesa con la competente Autorità Giudiziaria, a decorrere dalla primavera del 2022, è stata svolta una mirata attività attraverso l’installazione di alcune telecamere strategicamente posizionate in luoghi individuati, che hanno consentito di cristallizzare il fenomeno e di attestare le singole condotte criminose.

Sono stati individuati nel tempo i gruppi di pusher nordafricani, che presidiano la piazza di spaccio con l’ausilio di vedette, nell’arco delle 24 ore, spesso utilizzando biciclette e monopattini per i loro spostamenti, in modo da poter guadagnare repentinamente la fuga, nel caso di un eventuale intervento delle Forze dell’Ordine.

Le immagini registrate dalle telecamere hanno pertanto testimoniato l’esistenza di una vera e propria “piazza di spaccio”.

Inoltre l’attività di videosorveglianza, supportata da interventi mirati di equipaggi della Polizia di Stato, ha consentito l’identificazione di numerosissimi soggetti (autori di cessioni ovvero acquirenti di sostanze stupefacenti), di raccogliere preziose informazioni circa le dinamiche e le tecniche di spaccio adottate dai pusher, di sequestrare molteplici dosi di stupefacente di varia natura (crack, eroina e cocaina) nonché di procedere ad arresti in flagranza e ad arresti ritardati di presunti spacciatori.

Nel corso delle lunghe attività svolte, sono stati operati oltre 30 arresti ritardati e 45 arresti in flagranza di reato di stranieri responsabili di condotte di cessione di sostanze stupefacenti, con il sequestro complessivamente di oltre 1 chilogrammo di cocaina/crack e di oltre 500 grammi di eroina, nonché della somma contante di circa 50.000,00 (cinquantamila) Euro.

Nei giorni scorsi, gli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato “Barriera Milano”, su delega della Procura di Torino, hanno dato infine corso alla notifica dei provvedimenti di arresto ritardato nei confronti di 12 persone di provenienza centrafricana, tutte gravemente indiziate di una rilevante pluralità di cessioni di sostanze stupefacenti protrattesi in maniera costante nel tempo ed evidenzianti abitualità nella commissione dei fatti.

Nella giornata di ieri il G.I.P. del Tribunale di Torino, pur convalidando gli arresti ritardati, ha ritenuto di ravvisare a carico degli arrestati unicamente episodi di lieve entità, ovvero la fattispecie di cui al co. 5 dell’art. 73 del D.P.R. 309/90, disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G. ovvero del divieto di dimora nel Comune di Torino a carico dei 12 stranieri.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.


25/01/2023

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di