L’attività d’indagine metteva in evidenza la presenza di un uomo che faceva da “factotum” al Centro, gestendo manutentori dei locali e risolvendo problematiche personali delle ragazze. Secondo i riscontri investigativi è emerso che i proprietari dei locali che ospitavano il centro massaggi non erano a conoscenza dell’attività illecita esercitata all’interno, mentre il proprietario di un altro immobile, situato vicino all’ospedale della città, dove altre ragazze si prostituivano non solo era a conoscenza ma collaborava fattivamente anche lui all’attività illecita.
10/01/2023