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Falsificavano gli esami per la patente dietro il pagamento di somme di denaro. In sei ai domiciliari a seguito delle ordinanze cautelari eseguite questa mattina dalla Polizia di Stato di Latina.

 

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Questa mattina, gli agenti della Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Latina, unitamente alla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale del Capoluogo pontino, hanno eseguito sei ordinanze di applicazione di misure cautelari personali emesse dal GIP del Tribunale di Latina, dott.ssa Barbara Cortegiano su richiesta del Sostituto Procuratore della stessa città dr. Valerio de Luca nei confronti di altrettanti soggetti indiziati di associazione a delinquere.

Le ordinanze restrittive riguardano diciotto indagati, sei dei quali accusati di aver costituito un'associazione per delinquere che aveva la finalità di falsificare gli esami per le patenti di guida.

L'indagine si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali, registrazioni video e di copioso carteggio acquisito relativo ai fascicoli degli esami teorici.

Diversi mesi di indagini, condotte tra ottobre 2022 e giugno 2023, hanno permesso di svelare un sistema radicato di illeciti, corruzione e falsificazioni degli esami per il conseguimento della patente di guida, soprattutto a cittadini di origine indiana, in cambio di somme di denaro.

 Il sistema illecito coinvolgeva alcune autoscuole della provincia pontina e una di Mugnano di Napoli, un dipendente della Motorizzazione di Latina e un addetto alla vigilanza in servizio presso la MCTC (Motorizzazione Civile) di Latina.

Le indagini hanno portato alla luce un sistema fraudolento, che garantiva in maniera pressoché totale l'idoneità nelle prove d'esame per il conseguimento delle patenti presso la MCTC di Latina, grazie all'utilizzo di sofisticati sistemi di comunicazione. I candidati erano dotati di microtelecamere occultate sugli indumenti, che consentivano loro di ricevere assistenza a distanza mediante impulsi durante gli esami teorici.

Il tutto avveniva con la complicità dell'addetto alla vigilanza, che ometteva di segnalare tali irregolarità.

Latina 15.01.2025

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