Passa ai contenuti principali

POLIZIA – TRUFFATORI: 1 - 0

 

foto donna patita truffa

 

 

 

 

 

 

La truffa questa volta si conclude con un arresto ed il recupero dell’intero bottino

 

 

 

 

 

 

 

L’intuito investigativo degli operatori della “Squadra Mobile” ha consentito di trarre in arresto l’autore materiale di una truffa perpetrata poco prima ai danni di un’anziana donna, la cosiddetta “truffa del Carabiniere/ Poliziotto”, un raggiro che sfrutta lo stato di ansia e confusione generato dalla finta emergenza.

Le segnalazioni

    Nella scorsa mattinata presso le centrali operative delle Forze dell’Ordine, giungevano diverse chiamate da parte di cittadini,      per lo più persone anziane, che segnalavano tentativi di truffa perpetrati in loro danno.

    In particolare spiegavano che l'interlocutore si spacciava per un Maresciallo dei Carabinieri, riferendo loro che un congiunto (figlio/nipote) aveva causato un grave incidente stradale con feriti e per tale motivo sarebbe stato arrestato, qualora non avessero provveduto all'immediato pagamento di una "cauzione", in denaro e/o gioielli.

La pronta attività d’indagine

    Venivano predisposti appositi servizi di Osservazione, controllo e prevenzione nelle zone da cui provenivano le segnalazioni nonché, basandosi su pregresse esperienze investigative, sulle vie di fuga maggiormente utilizzate dagli autori di truffe realizzate con tale modus operandi. 

Il soggetto sospetto

    Alle ore 14,00 personale della Squadra Mobile, notava un giovane che a passo spedito si dirigeva verso la Stazione Ferroviaria, nonostante a quell'ora non vi fossero treni in partenza. Ritenendo il suo comportamento sospetto, gli agenti procedevano alla sua identificazione.

 L'uomo, un trentenne proveniente da Napoli, non era in grado di fornire una plausibile giustificazione circa la sua presenza a Biella.

Da accurato controllo sulla sua persona venivano rinvenuti contanti e monili in oro, occultati anche all’interno della biancheria intima.

Le lacrime della vittima

    Grazie alle ricognizioni effettuate su tutto il territorio provinciale la Squadra Mobile riusciva ad accertare che i beni rinvenuti nella tasca dei pantaloni dell’uomo risultavano provento di una truffa commessa poco prima in un piccolo paese delle zone moreniche. La vittima, una donna ultraottantenne, in sede di denuncia riferiva che poco dopo l'ora di pranzo un uomo, spacciatosi per poliziotto, si presentava presso la sua abitazione, riferendole che il di lei figlio aveva investito una bambina sulle strisce pedonali e che sarebbe stato arrestato se non fosse stata subito pagata una somma di almeno 1000 euro.

    L'anziana non disponeva dell'intera somma e il malvivente le diceva che avrebbe potuto consegnare anche dei gioielli, assieme ai contanti, per evitare l'arresto del figlio.

    La vittima, in stato di fragilità emotiva e pressata dall’insistenza dell’uomo, consegnava al malvivente una somma in contanti e alcuni monili in oro, successivamente riconosciuti come quelli rinvenuti indosso all’uomo fermato dalla Polizia.

    Al momento della restituzione l’anziana donna, incredula di poter essere così velocemente rientrata in possesso del suo denaro e dei gioielli cui era affettivamente legata, ringraziava di cuore i Poliziotti.

 

Il trentenne campano veniva pertanto tratto in arresto per il reato di truffa aggravata; sono in corso accertamenti in merito alle restanti banconote, sottoposte a sequestro perché ritenute provento di altre truffe.

In data odierna l’Autorità giudiziaria convalidava l’arresto disponendo per l’uomo la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli; la locale Divisione Polizia Anticrimine, emetteva, altresì, nei suoi confronti “Foglio di Via Obbligatorio con Divieto di Ritorno” 

CONSIGLI ANTITRUFFA

La Polizia di Stato, da tempo impegnata in una attività di informazione e di prevenzione, ribadisce tre regole basilari:

1. non aprire MAI la porta di casa a sconosciuti;

2. se si riceve una telefonata con richiesta di denaro interrompere SEMPRE la comunicazione:

3. chiamare immediatamente il numero unico emergenze 112 o contattare un parente


15/01/2025

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

CONTROLLI DELLA POLIZIA DI STATO NEL QUARTIERE SAN BERILLO A CATANIA E NELLA ZONA STAZIONE, SCOPERTA UN’ATTIVITÀ COMMERCIALE ABUSIVA. SANZIONI PER OLTRE 3 MILA EURO

  Un articolato servizio di controllo del territorio è stato svolto, nei giorni scorsi, dalla Polizia di Stato nelle zone del centro cittadino, con particolare riferimento al quartiere San Berillo e alla zona di piazza della Repubblica, via Di Prima e via Luigi Sturzo per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa e, in particolare, accertare eventuali accessi abusivi in edifici e abitazioni e identificare i potenziali responsabili, contrastare eventuali irregolarità amministrative degli esercizi commerciali del centro storico e prevenire reati predatori. L'intervento è stato coordinato dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza "Centrale" con il supporto operativo dei poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e del personale della Polizia Locale. In una prima fase, i controlli dei poliziotti del "Centrale" hanno permesso di scovare un locale occupato in modo abusivo al cui interno venivano vendute schede telefoniche senz...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...