Passa ai contenuti principali

Sequestro di esplosivo, armi e stupefacenti a Nuoro

I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro, unitamente al personale della Compagnia Carabinieri di Nuoro, delle unità cinofile dello Squadrone Cacciatori di Abbasanta e delle Squadriglie di Nuoro e di Pratobello, hanno sequestrato 600 kg di marijuana pronta per essere commercializzata, un fucile cal. 12, una pistola cal. 9x21 e  2 pistole cal 7,65 con matricola abrasa, una pistola cal. 38 S&W e munizionamento vario, 1,8 kg. di esplosivo del tipo gelatina da cava, 10 metri di miccia detonante e a lenta combustione, 70 grammi di cocaina, denaro per oltre 13.000€ e 59 monete antiche di interesse archeologico. L’operazione, che ha portato in carcere tre persone, tutti con precedenti di polizia, è il frutto di tutta una serie di controlli predisposti e attuati già da tempo su tutta la provincia nuorese e concentratisi negli ultimi giorni proprio in quel comune, controlli che permettevano, nel corso di un normalissimo servizio di perlustrazione nel centro abitato di percepire da un immobile disabitato, un forte odore, simile a quello della marijuana.
I militari, che non si sono accontentati di procedere alla perquisizione e all’eventuale sequestro della sostanza stupefacente, hanno effettuato rapidamente un’accurata attività di indagine su soggetti di interesse operativo per identificarne i possessori, ipotizzando il possibile collegamento con l’occupante di altro immobile poco distante e, successivamente, di un amico di quest’ultimo.
L’analisi ipotizzata ha premiato i militari che, lunedì 18 novembre, hanno deciso di perquisire l’abitazione e i luoghi nella disponibilità del presunto detentore dello stupefacente, rinvenendo, ben nascosti, 90 kg. di marijuana, un fucile cal. 12 con matricola abrasa, una pistola cal. 38 e 59 monete antiche risalenti all’epoca romana. Per tale motivo sono scattate le manette per un  51enne di Orgosolo, responsabile di detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma comune da sparo e di arma clandestina e detenzione e possesso di materiale archeologico.
La seconda parte dell’operazione ha permesso l’arresto di padre e figlio di 59 e 27 anni, di Orgosolo, per detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso, a seguito delle perquisizioni effettuate nei luoghi nella disponibilità dei due arrestati, sono stati rinvenuti 30 kg. di marijuana, oltre 13.000 € in contanti ritenuti provento dell’illecita attività e una “foto trappola” utilizzata nelle coltivazioni illecite di stupefacente per monitorare eventuali controlli delle forze di polizia. Successivamente, sempre a seguito di perquisizione domiciliare in altro immobile nella disponibilità dei citati congiunti, sono stati trovati 1,8 kg. di esplosivo del tipo gelatina da cava, 8,5 metri di miccia detonante e 1,5 metri a lenta combustione, ulteriori 134 kg di marijuana pronta per essere commercializzata, 2 pistole cal 7,65 con matricola abrasa e munizionamento vario.
Inoltre, il controllo nell’immobile disabitato ha permesso di sequestrare una pistola cal. 9x21 con matricola abrasa, numerose munizioni di vario calibro, 70 gr. di cocaina e ben 351 kg di marijuana, anche questa pronta per essere immessa sul mercato. Sono in corso ulteriori accertamenti per l’identificazione di colui che aveva la reale disponibilità del materiale rinvenuto. L’operazione si è rivelata lunga e complicata per le numerose attività di controllo e verifica effettuate nei luoghi a disposizione degli arrestati e per il voluminoso materiale sottoposto a sequestro.
Considerato la quantità e le attrezzature rinvenute, si ritiene che lo stupefacente sia il prodotto di una o più piantagioni di notevoli dimensioni, realizzate quindi con un investimento di denaro sicuramente impegnativo. Ma non basta perché il solo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe garantito un guadagno stimato di circa 3.000.000 di euro.   
Si tratta di un sequestro di notevole importanza, all’interno di un centro abitato, in un’area  che, sempre più evidentemente, sia per il clima sia per le località difficili da raggiungere, si presta molto bene alla coltivazione della cannabis, per produrre marijuana da immettere sul mercato locale e non solo.
Nella mattinata di ieri sono stati convalidati i tre arresti e rimesso in libertà il 59enne senza applicazione di misure, mentre gli altri due sono rimasti in carcere.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven