Passa ai contenuti principali

Sottoposto a sequestro l’intero patrimonio di un noto imprenditore contiguo alla ‘ndrangheta

Reggio Calabria, 15 novembre 2019
Sottoposto a sequestro l’intero patrimonio di un noto imprenditore contiguo alla ‘ndrangheta

Comando Provinciale Reggio Calabria

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata - sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale - presieduta dalla Dott.ssa Ornella Pastore - su richiesta del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Gianluca Gelso, con il quale è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione del sequestro in relazione all’ingente patrimonio - costituito da imprese commerciali, beni immobili e disponibilità finanziarie - riconducibile a M.G., cl. ‘74, noto imprenditore di San Giorgio Morgeto (RC) operante nel settore della costruzione di grandi opere edili.
Il predetto M.G.è stato destinatario nel 2017 di misura cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Cumbertazione”, condotta dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Reggio Calabria nei confronti di un sodalizio criminoso che, negli anni, ha sistematicamente turbato - o tentato di turbare - numerose gare d’appalto indette da plurime stazioni appaltanti, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, tali da determinare l’aggiudicazione degli incanti ad una delle imprese della cordata e conclusa nel 2017 con l’esecuzione di provvedimenti restrittivi personali nei confronti di nr. 27 soggetti ritenuti responsabili - a vario titolo - dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere aggravata dall’art. 7 L. 203/1991, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici - tra cui il proposto - nonché di provvedimenti reali cautelari su 44 imprese, per un valore complessivo pari a 224 milioni di euro.
In tale contesto, al predetto, promotore e coordinatore del delineato sistema fraudolento, è stata contestata sia la partecipazione alla cosca di ‘ndrangheta “Piromalli”, operante nella Piana di Gioia Tauro, sia l’associazione semplice finalizzata alla commissione di plurimi delitti in materia di corruzione, turbativa d’asta e falso, tutti aggravati dalla finalità di agevolare la predetta cosca.
Attualmente il M. risulta rinviato a giudizio in relazione alle imputazioni ascritte. Alla luce di tali risultanze, la locale DDA, delegava ai citati Reparti della Guardia di Finanza, apposite indagini a carattere economico/patrimoniale finalizzate all’emissione di una misura di prevenzione personale e patrimoniale. Dopo aver delineato il profilo di pericolosità sociale del proposto, anche valorizzando le risultanze delle pregresse indagini, la pertinente attività investigativa è stata indirizzata alla ricostruzione delle acquisizioni patrimoniali - dirette o indirette - effettuate nell’ultimo ventennio, accertando, attraverso una complessa e articolata attività di accertamento e riscontro documentale – i patrimoni dei quali il medesimo risultava disporre, direttamente o indirettamente, il cui valore era decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi, nonché le fonti illecite dalle quali il proposto aveva tratto le risorse per la loro acquisizione.
In tale ambito, i citati Reparti individuavano, con riferimento al percorso esistenziale del proposto, le condotte delittuose poste in essere, le frequentazioni, i legami parentali, i precedenti giudiziari e gli altri elementi ritenuti fondamentali per la formulazione, ai sensi della normativa antimafia, da parte della competente A.G., del prescritto giudizio prognostico sulla pericolosità sociale. Alla luce di quanto sopra, il Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Misure di Prevenzione, diretta dal Presidente Ornella Pastore - su richiesta della citata DDA, con il provvedimento in esecuzione: - ha riconosciuto la pericolosità sociale qualificata “esistenziale” in capo al proposto, indiziato di associazione per delinquere di stampo mafioso e di molteplici reati fine contro la pubblica amministrazione posti in essere al fine di agevolare l’infiltrazione della cosca “Piromalli” nel tessuto economico; - ha disposto il sequestro dell’ingente patrimonio riconducibile al proposto ed al nucleo familiare, costituito da plurime unità immobiliari, imprese commerciali, rapporti finanziari e assicurativi, disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato in circa 6 milioni di euro.
Al riguardo, è stata, altresì, sottoposta a sequestro – poiché di provenienza illecita - la cospicua somma di denaro in contanti, pari a € 131.150,00, rinvenuta e sequestrata presso l’abitazione del M. nel corso delle perquisizioni ivi svolte durante l’esecuzione dell’operazione “Cumbertazione”. Prosegue l’attività del Corpo, nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla criminalità economico - finanziaria, diretta ad ostacolare l’ingresso in qualsiasi modo degli interessi criminali nell’economia legale.

Post popolari in questo blog

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

  Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria,  la Polizia di Stato , segnatamente  personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile  ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...

Sicurezza: controllo del territorio, denunce e sequestri in Sicilia

  Comando Provinciale di  Palermo   -   Misilmeri (PA) , 09/09/2025 09:39 I Carabinieri della Stazione di Misilmeri, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile della Compagnia e delle Stazioni di Godrano e Mezzojuso, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio inserito in un più ampio contesto di attività, volte a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio misilmerese, finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa. Complessivamente, sono state denunciate in stato di libertà 7 persone accusate a vario titolo di furto aggravato, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro ed evasione. In particolare: - 5 persone di età compresa tra i 38 ed 85 anni, sono state deferite per furto di energia elettrica; i tecnici dell’Enel in ausilio ai militari, hanno accertato diversi allacci abusivi diretti alla rete di E-Distribuzione; - 1 uomo di 32 anni, già noto alle forze di polizia, è stato denunc...

Milano Fashion Week: controlli e arresti della Polizia di Stato

  La Polizia di Stato a Milano ha arrestato per furto aggravato in concorso tre cittadine bulgare, rispettivamente di 24,25 e 26 anni, due cittadini cileni di 26 e 31 anni e, per il medesimo reato, ha indagato in stato di libertà un cittadino algerino di 20 anni, un cittadino belga 31enne e un cittadino francese di 33 anni. Nel pomeriggio di giovedì 25 settembre, gli agenti della sezione antiborseggio della Squadra Mobile milanese, in occasione della “Milano Fashion Week”, durante un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, hanno notato tre donne che stavano entrando all’interno della Galleria Vittorio Emanuele le quali prestavano attenzione i vari oggetti ed effetti personali delle persone e dei numerosi turisti presenti. Dopo essersi scambiate dei cenni d’intesa, il gruppo si è diretto verso un atelier della galleria dove, anche per via della presenza di un noto gruppo musicale coreano, l’ingresso era gremito di persone. Nella circostanza, approfittando di un moment...