Passa ai contenuti principali

Scacco matto al Re degli assalti ai portavalori. Sequestrato intero patrimonio immobiliare.

 Comando Provinciale di Bari - Bari, 19/05/2021 11:11

Era stato catturato in provincia di Lecce il 18 aprile 2020 dopo una latitanza durata sedici lunghi mesi. Adesso, mentre ancora è in corso il processo di primo grado, è stato posto sotto sequestro l’intero patrimonio immobiliare e finanziario del pluripregidicato M.G., anche noto come il “re” degli assalti a portavalori.
Nella mattina, infatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del capoluogo pugliese hanno dato esecuzione al corposo e articolato decreto emanato dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, nella persona del Presidente G.R. e dei componenti del collegio, Dott. G.B. e Dott.ssa A.S., giudice relatore, su proposta della Procura della Repubblica di Trani, con il quale è stato disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziare per un valore di circa ottanta milioni di euro.
Era infatti questo l’immenso capitale - suddiviso in beni immobili, compendi aziendali, beni di lusso e conti correnti vari - accumulato dal M. (attualmente detenuto presso il carcere di Trani) grazie alla sua lunga, ed evidentemente fruttuosa, carriera criminale.
Ma un tale ricchezza non poteva passare inosservata e così la Procura della Repubblica di Trani, la stessa che aveva condotto le indagini conclusesi con l’arresto del criminale andriese, ha delegato la Sezione specializzata in Misure di Prevenzione del Comando Provinciale di Bari, che ha passato al setaccio tutti gli acquisti, le costituzioni aziendali e le movimentazioni finanziarie che M.G. e la sua famiglia avevano compiuto nell’ultimo trentennio. L’attività investigativa ha evidenziato non soltanto la elevata pericolosità sociale del proposto, ma anche (e soprattutto) l’illecita provenienza dei capitali attraverso i quali il 55enne, pregiudicato, era riuscito a costituire il suo “impero”. La richiesta, avanzata dalla Procura della Repubblica di Trani, è stata accolta dall’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari che ha condotto un laborioso e scrupoloso lavoro di analisi, ricostruendo minuziosamente tutto il capitale accumulato, mettendo in luce la provenienza illecita delle risorse finanziarie utilizzate dal proposto e dai suoi più stretti familiari, nonché dimostrando come - nel corso degli anni - M.G. avesse abilmente “riversato” i proventi delle sue attività delittuose nell’acquisto di beni e nella creazione di varie aziende agricole. 
La complessità delle indagini, derivante soprattutto dall’avvenuta commistione tra fonti illecite e guadagni leciti, non ha scoraggiato il Tribunale di Bari, la Procura di Trani e i Carabinieri di Bari che, a poco più di un anno dalla cattura del pericoloso criminale, sono riusciti a sottrarre alla disponibilità dello stesso un capitale contaminato poiché frutto di reati spesso efferati. La carriera criminale di M.G. è infatti nota: il primo arresto, per furto di auto, risale al 1988; e da quel momento una escalation criminale – costellata da furti, ricettazioni, rapine, reati in materia di armi ed assalti portavalori – culminata con il tentato omicidio di una guardia giurata durante un fallito assalto a bancomat. Poi la latitanza e l’arresto dell’aprile 2020.
Solo la caparbia e congiunta azione della Procura di Trani e dell’Arma barese era riuscita ad arrestare una tale tracotanza delinquenziale. Ma, come noto, la lotta alla criminalità deve essere condotta attraverso strategie investigative ad ampio spettro, capaci di aggredire non solo la persona, ma anche i patrimoni illecitamente accumulati. Ed è solo la determinata e laboriosa attività del Presidente dell’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, dei componenti e del giudice relatore che hanno reso vincente la strategia perseguita, conclusasi con il sequestro di un patrimonio così vasto e variegato. Al 55enne, andriese e alla sua famiglia sono stati sequestrati, infatti, 119 terreni agricoli, per un’estensione totale di oltre 530 ettari, 3 aziende agricole, 6 autovetture, tra cui una Porsche Panamera, disponibilità finanziarie varie e ben 29 immobili, tra i quali sia l’immenso autoparco di Via Canosa 400 sia il cosiddetto “Castello”, l’abitazione residenziale divenuta simbolo del potere e della caratura criminale del M., che da sola ha un valore stimato di circa tre milioni di euro. Per ogni singolo cespite sequestrato l’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari ha proceduto ad una analitica ricostruzione della genesi finanziaria, dimostrando come, di fatto, l’intero patrimonio sia stato costruito grazie ai proventi illeciti delle scorrerie criminali ostinatamente portate avanti per oltre trenta anni da M. G. che – alle prime ore di questa mattina – ha ricevuto in carcere la notifica del provvedimento di sequestro.
L’importantissimo risultato odierno non fa che confermare l’importanza strategica della lotta ai patrimoni illeciti accumulati dalla criminalità, sia comune sia di tipo associativo. I profitti e le ricchezze ottenuti attraverso i traffici criminali, infatti, vengono costantemente sottratti all’economia reale, attraverso operazioni di reimpiego in attività apparentemente lecite.

Post popolari in questo blog

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

  Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria,  la Polizia di Stato , segnatamente  personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile  ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Già agli arresti domiciliari per spaccio continua la sua attività

  Comando Provinciale di  Frosinone   -   Fiuggi (FR) , 12/08/2025 08:58 Già agli arresti domiciliari perché dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, continua la sua “attività”. Un ragazzo 20enne di origini romene ma residente a Fiuggi, che sta scontando una pena detentiva in regime degli arresti domiciliari, durante un controllo presso la sua abitazione, viene trovato in possesso di diversi grammi di “hashish”. Per evitare che il ragazzo si allontani dalla propria abitazione, è stato munito di braccialetto elettronico per il controllo a distanza. Ciò nonostante, i militari dell’Arma effettuano regolarmente i previsti controlli presso l’abitazione del 20enne. È proprio durante uno di questi controlli che i Carabinieri della Stazione di Fiuggi, sentendo un forte odore di cannabinoidi all’interno dell’abitazione, effettuano una perquisizione. Vengono rinvenuti oltre 12 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, un bilancino di precisione intriso di sostan...