Adnkronos, 05/05/2021 13:34
I controlli in un'azienda tessile di Prato si sono conclusi con l'arresto da parte dei carabinieri del titolare per sfruttamento della manodopera clandestina. Notte di controlli per i carabinieri del comando provinciale di Prato e del locale nucleo Ispettorato del Lavoro, che nell'attività ispettiva si sono avvalsi anche della collaborazione di personale dell'Inps di Prato. A finire nel mirino degli operatori è stata un'azienda tessile in via Carlo Livi, di cui è titolare un cittadino cinese di 33 anni. I militari all'accesso in ditta hanno verificato che degli 11 dipendenti impiegati 10 erano sprovvisti di regolare contratto di assunzione e 6 di loro addirittura clandestini. Proprio l'impiego di quest'ultimi ha qualificato la più grave sanzione penale punita con il deferimento all'autorità giudiziaria in stato di arresto in flagranza.
I militari hanno sospeso l'attività dell'azienda e contestato al titolare anche sanzioni amministrative per complessivi 42.320 euro. Accertato anche che all'interno dell'opificio non erano minimamente rispettati nemmeno i protocolli aziendali previsti per il contrasto e contenimento della diffusione del coronavirus. Per tali motivazioni sarà interessata anche la Prefettura di Prato per ulteriori e più stringenti provvedimenti di chiusura dell'attività.
I militari hanno sospeso l'attività dell'azienda e contestato al titolare anche sanzioni amministrative per complessivi 42.320 euro. Accertato anche che all'interno dell'opificio non erano minimamente rispettati nemmeno i protocolli aziendali previsti per il contrasto e contenimento della diffusione del coronavirus. Per tali motivazioni sarà interessata anche la Prefettura di Prato per ulteriori e più stringenti provvedimenti di chiusura dell'attività.