
TRE CITTADINI ALBANESI SOTTOPOSTI AL FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO GRAVEMENTE INDIZIATI DELLA RAPINA IN ABITAZIONE AVVENUTA DOMENICA 10 AGOSTO A PADOVA AI DANNI DI DUE CONIUGI ANZIANI UNO DEI QUALI ERA STATO VIOLENTEMENTE SPINTONATO, FATTO CADERE A TERRA E MALMENATO RIPORTANDO LESIONI VARIE. GLI STESSI SONO STATI RINTRACCIATI IN PROVINCIA DI PADOVA PRESSO L’ABITAZIONE DI UNO DI LORO DOVE E’ STATA RINVENUTA REFURTIVA PROVENIENTE DA NUMEROSI FURTI IN ABITAZIONE PER UN VALORE DI OLTRE 15.000 EURO PROVENIENTE DA ALTRI FURTI IN ABITAZIONE E DOVE SONO STATI RINTRACCIATI ALTRI DUE CITTADINI ALBANESI, APPENA GIUNTI IN ITALIA, CHE SONO STATI DENUNCIATI PER FURTO E RICETTAZIONE IN CONCORSO ED ESPULSI DAL TERRITORIO NAZIONALE CON RIMPATRIO IN ALBANIA. lA POLIZIA STA INDAGANDO SU OLTRE 30 EPISODI DI FURTI E RAPINE CONSUMATE E TENTATE IN ABITAZIONI DI PADOVA, ALBIGNASEGO, MONTEGROTTO, CAMPODARSEGO, BORGORICCO, CAMPOSANPIERO E ZONE LIMITROFE NELLE ULTIME SETTIMANE E CHE POTREBBERO ESSERE STATI COMMESSI DALLA STESSA BANDA.
Nell’ambito dell’attività volta al contrasto dei reati predatori ed in particolare di furti e rapine in abitazione, la Squadra Mobile di Padova ha proceduto di iniziativa al fermo di indiziato di delitto di tre uomini albanesi, un 25enne, incensurato, residente in provincia di Padova dove è titolare di un regolare contratto di affitto di un appartamento, un 29enne e un 34 enne, incensurati, di fatto entrambi senza fissa dimora, gravemente indiziati di essere gli autori di una rapina in abitazione avvenuta la notte di domenica 10 agosto a Padova.
Quella notte, verso l’una, tre uomini travisati erano entrati nell’alloggio di una coppia di coniugi ultrtasettantenni con l’intenzione di commettere un furto, ma erano stati sorpresi dalla coppia di anziani che stava rincasando.
I tre senza esitazione avevano minacciato i coniugi sottraendo loro i cellulari, intimando di non muoversi né gridare e colpendo il padrone di casa, che aveva tentato di reagire, con un piede di porco spingendolo violentemente a terra ed infierendo su di lui con dei calci una volta che era già a terra e non poteva più difendersi.
Immobilizzati i due anziani i tre rapinatori non desistevano, ma con una mola a disco tentavano di aprire una piccola cassaforte trovata in casa, senza riuscirvi, ed accontentandosi di fuggire con i cellulari delle vittime e i pochi valori trovati in casa.
L’immediata attività investigativa della Squadra Mobile di Padova, già allertata dalle numerose segnalazioni di furti in appartamento registrate in queste settimane nei comuni della prima cintura padovana, ha consentito di verificare i dati relativi agli spostamenti dei tre albanesi che si muovevano a bordo di un’autovettura in uso al giovane residente appena fuori Padova.
Individuata così la sua abitazione, i poliziotti si sono appostati ininterrottamente per due giorni avendo modo di individuare con certezza l’appartamento, chi vi entrava ed usciva, e a quali orari il gruppo si muoveva, potendo così riscontrare che il loro spostamenti erano perfettamente compatibili con i furti segnalati.
A seguito di questi indizi, la Polizia ha effettuato un controllo all’interno dell’appartamento dove cinque uomini albanesi stavano dormento e riscontrando fin da subito la presenza di strumenti “da lavoro”, guanti, torce, ed alcune borse di valore, una delle quali riportante le iniziali di una delle vittime di un furto denunciato nei giorni precedenti.
Da qui una perquisizione più approfondita, che ha consentito di rinvenire soldi, e altri oggetti preziosi, complessivamente oltre 15.000 Euro, provenienti da furti e rapine in appartamento, oltre a una mola a disco ed un piede di porco del tutto identici a quelli usati nella rapina ai due anziani, guanti da lavoro indossati durante i colpi per non lasciare impronte, ricetrasmittenti, torce, cacciaviti, ed i vestiti e le scarpe indossati la notte della rapina dai tre autori che erano stati immortalati da una telecamera di videosorveglianza della zona.
Dei cinque uomini identificati all’interno dell’appartamento, tre sono risultati perfettamente compatibili con gli autori della rapina e per questo sottoposti a fermo di p.g..
Al termine della loro identificazione in Questura sono stati accompagnati in carcere dove, dopo la convalida del fermo da parte del G.i.p., è stata disposta la custodia cautelare in carcere:
Gli altri due, un 27enne e un 28enne, entrambi, albanesi, incensurati e senza fissa dimora, sono risultati essere entrati in Italia soltanto il giorno prima del controllo, quasi certamente per unirsi alla banda e dare man forte ai connazionali per commettere altri furti.
I due, denunciati a piede libero per concorso in furto in alloggio e ricettazione sono stati immediatamente espulsi dal territorio nazionale e su disposizione del Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, nella giornata di sabato 16 agosto con un volo aereo sono stati rimpatriati in Albania.
Al momento la Squadra Mobile prosegue l’attività investigativa per ricostruire tutti i furti e le rapine commessi dalle persone indagate nelle ultime settimane a Padova e Provincia e raccogliere ulteriore materiale utile alle indagini e a risalire ai canali di riciclaggio della refurtiva. Oltre 30 episodi di furti e rapine consumate e tentate in abitazioni di Padova, Albignasego, Montegrotto, Campodarsego, Borgoricco, Camposanpiero e zone limitrofe nelle ultime settimane
Si rappresenta che il procedimento è tutt’ora nella fase delle indagini preliminari e tutti gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino alla conclusione di tutte le fasi di giudizio.
Il Questore della Provincia Marco Odorisio ha evidenziato come “ quella disarticolata dalla Squadra Mobile patavina, è risultata essere una cellula ben articolata e strutturata, specializzata nei reati predatori ai danni delle abitazioni della provincia, particolarmente violenta e cruenta, come dimostrato in occasione della rapina in danno dei due anziani coniugi. Una risposta che dovevamo dare a loro ed ai cittadini vittime di questi reati, che li colpiscono nei luoghi a loro più cari come le proprie case”.