Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa di giudizio, si comunica quanto segue:
Il 29 luglio scorso la Polizia di Stato di Trieste ha proceduto all’arresto di un triestino di 31 anni autore di due furti con strappo (scippi), uno dei quali aggravato dall’avere agito nei confronti di persona anziana, commessi lungo la strada ciclopedonale denominata “COTTUR” all’altezza del centro sportivo “ASD DON BOSCO”.
Nello specifico il personale della Sezione reati contro il Patrimonio impiegato in un servizio di contrasto ai reati di natura predatoria, ricevuta dalla Sala Operativa della Questura la descrizione dell’autore di due scippi, eseguiva un’accurata perlustrazione della zona circostante il luogo di commissione degli eventi delittuosi intercettando nella via Salata un uomo che corrispondeva perfettamente alle descrizioni diramate. La persona veniva identificata, controllata ed accompagnata presso la Questura, dove nel frattempo veniva invitata, per formalizzare la denuncia, l’unica vittima rimasta sul posto, mentre la seconda parte lesa, corrispondente ad una donna di giovane età alla quale il reo aveva strappato di dosso il portafogli, si era allontanata dalla zona prima dell’intervento del personale della Squadra Volante giunto celermente sul luogo.
Dalle informazioni acquisite dalla denunciante e da due giovani testimoni intervenuti in soccorso della stessa, è stato possibile ricostruire la dinamica degli eventi raccogliendo gravi indizi di colpevolezza nei confronti della persona precedentemente controllata.
In particolare, è emerso che il reo aveva perpetrato un primo furto in danno di una giovane ragazza per poi prendere di mira l’anziana alla quale sottraeva, strattonandola, la borsa che portava a tracolla, facendo quasi cadere a terra la vittima a causa dell’azione irruente. Nel frangente, l’inseguimento operato dai due giovani accorsi in aiuto della persona derubata, costringeva di fatto il fuggitivo ad abbandonare, per garantirsi l’impunità, i beni sottratti alle vittime.
Sulla base degli elementi raccolti l’uomo veniva tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste a disposizione dell’A.G.. Successivamente, su richiesta del Pubblico Ministero procedente, il competente Giudice convalidava l’arresto ed applicava a carico dell’indagato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.
Sono attualmente in corso indagini dirette ad accertare l’eventuale responsabilità dell’arrestato in ordine ad altri episodi di reato della stessa specie, oltre che ad alcune rapine commesse con la minaccia di un coltello, perpetrati nei giorni precedenti ai fatti già accertati da un soggetto corrispondente per caratteristiche fisico somatiche alla persona tratta in arresto nella flagranza di reato.
Si precisa che il procedimento penale nei confronti dell’indagato pende ancora nelle fasi delle indagini preliminari e che le sue responsabilità effettive saranno vagliate nel corso del successivo processo inoltre, non verranno fornite le generalità dell’indagato né elementi per la sua identificazione.