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Rapina al Parco Mazzini


 Comando Provinciale di Parma - Salsomaggiore Terme (PR), 27/08/2025 15:42

I selfie scattati con il cellulare rapinato hanno incastrato il presunto responsabile. Le foto nitide, caricate su un cloud e sincronizzate su tutti i dispositivi, compreso il nuovo telefono della vittima, hanno permesso ai Carabinieri di concludere l’indagine. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Salsomaggiore Terme, a conclusione di una tempestiva attività d’indagine, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 21enne straniero, ritenuto, al termine dei necessari accertamenti e verifiche, il presunto responsabile di una rapina. I fatti risalgono alla tarda serata del 20 luglio scorso, quando un 22 straniero, residente a Salsomaggiore Terme, dopo aver cenato con alcuni amici in un ristorante del posto, si è incamminato verso casa, attraversando il Parco Mazzini. Qui, nei pressi dell’area giochi per bambini, ha incrociato un giovane straniero proveniente dalla direzione opposta che lo ha volontariamente urtato con la spalla. Immediatamente dopo il contatto, il 22enne ha capito che l'altro soggetto era probabilmente in stato di ebbrezza, visto che emanava un forte odore di vino e sembrava poco orientato. Per evitare problemi, si è spostato sull’altro lato del marciapiede, continuando a camminare verso casa, ma si è accorto che l’uomo lo stava seguendo. All’improvviso, con uno scatto rapido, l’aggressore gli è arrivato alle spalle e approfittando del fatto che in quel momento stesse utilizzando il cellulare, glielo ha strappato di mano insieme alle cuffie auricolari, dandosi poi alla fuga. All’interno della cover del cellulare, il 22enne custodiva anche la somma di 110 euro in contanti. A questo punto, la vittima ha iniziato a inseguirlo, raggiungendolo sempre all’interno del parco, dopo alcune decine di metri. In quel frangente, si è accorto che l’uomo aveva alzato la maglietta, mostrandogli un coltello, una minaccia implicita che lo ha fatto desistere dal provare a trattenerlo. Il giorno successivo, la vittima si è presentata in caserma a Salsomaggiore, denunciando l’accaduto e fornendo quanti più elementi possibili, sia circostanziali che descrittivi, sull’uomo che lo aveva rapinato la notte precedente e per il quale non era riuscito a chiamare il 112, proprio perché il cellulare era stato l’oggetto della rapina subita. I Carabinieri hanno subito avviato le indagini e acquisito i filmati delle telecamere comunali posizionate a tutela del Parco Mazzini. La successiva analisi ha fornito agli investigatori dell’Arma immagini di scarsa qualità, data l'ora notturna in cui si è verificato il fatto, ma ciò nonostante hanno potuto accertare le condotte criminose, orientando gli sforzi investigativi su un soggetto a loro già noto. La svolta e la conferma che i sospetti si stessero indirizzando nella giusta direzione sono arrivate alcuni giorni dopo la prima denuncia, quando la vittima è tornata in caserma per segnalare una novità rilevante: dalla piattaforma cloud del proprio cellulare venivano caricati dei selfie dalla persona che era in possesso del telefono, rapinatogli nelle sere precedenti. La vittima ha consegnato le foto ai Carabinieri, che hanno accertato trattarsi della stessa persona su cui avevano fondato i loro sospetti e che anche la vittima ha confermato ritraessero l'autore materiale della rapina. Si tratta di un 21enne nordafricano senza una stabile dimora, giunto sul territorio nazionale da meno di un anno. Al termine degli accertamenti svolti, e acquisito un solido quadro indiziario, per il 21enne è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria. È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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