La Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere a carico di 15 persone, gravemente indiziate di appartenere a due distinte associazioni criminali specializzate nel traffico di droga.
I due gruppi criminali operavano nei territori di Anzio, Nettuno e Latina, che venivano riforniti di cocaina, hashish e marijuana attraverso una fitta rete di pusher, alle dipendenze di ciascuna delle organizzazioni, che all'occorrenza, si davano "mutuo soccorso", soccorrendo l'una alle necessità dell'altra quando le richieste di mercato esaurivano la disponibilità momentanea della droga.
Il provvedimento rappresenta il risultato di un’attività d’indagine svolta dalla Squadra mobile di Roma, che ha consentito di fare luce sull’attività delle due organizzazioni criminali, che disponevano di armi da fuoco e che avevano guadagnato l’egemonia nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti nei territori del litorale romano e pontino.
Alle 15 persone arrestate se ne aggiungono altre otto persone indagate perché sospettate di appartenere alle associazioni di narcotrafficanti, e per questo sottoposte a perquisizione personale e locale.
Gli investigatori della Mobile hanno messo in luce la struttura piramidale delle due organizzazioni, dove i capi operavano in regime di arresti domiciliari e, sfruttando i propri canali di approvvigionamento, si avvalevano di una rete di depositari di stupefacente e venditori al dettaglio.
Le organizzazioni, anche in virtù della disponibilità di armi, avevano monopolizzato numerose piazze di spaccio del litorale pontino e romano. Tra i luoghi di incontro per finalizzare i traffici di stupefacenti sono emersi ristoranti e locali di intrattenimento frequentati dalla movida. Una delle due organizzazioni aveva anche la disponibilità diretta di un bar ristorante, utilizzato come base logistica per avviare le trattative inerenti all’acquisto di importanti partite di droga.
Il volume d'affare stimato nel corso dell'indagine è di alcuni milioni di euro sul mercato della vendita al dettaglio dello stupefacente.
Nel corso delle indagini, durate oltre un anno, i poliziotti hanno sequestrato tre chili e mezzo di cocaina, oltre 18 di hashish e quasi mezzo chilo di eroina, arrestando in flagranza di reato e denunciando all'Autorità giudiziaria otto persone. Sequestrate anche armi da fuoco clandestine, provento di furto.
All'operazione che ha coinvolto oltre 200 uomini, svoltasi nei comuni di Roma, Latina, Nettuno, Pomezia e L'Aquila, hanno partecipato i poliziotti della Squadra mobile di Roma, con la collaborazione degli omologhi uffici investigativi di Latina e di equipaggi del Reparto prevenzione crimine, Unità cinofile antidroga, nonché del Reparto volo di Roma.
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