DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA PROCURA DELLA REPUBBLICA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Centro Operativo di Reggio Calabria presso il Tribunale di Reggio Calabria Reggio Calabria
DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
MAXI-CONFISCA DI BENI PER UN VALORE DI OLTRE 150 MILIONI DI EURO IN CORSO DI ESECUZIONE DA PARTE DELLA DIA DI REGGIO CALABRIA, IN COOPERAZIONE CON I CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE.
Dalle prime ore della mattina gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, in cooperazione con il personale del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria retta dal Procuratore Capo Federico CAFIERO DE RAHO, stanno eseguendo un decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sez. Misure di Prevenzione, presieduto dalla D.ssa PASTORE, il cui valore supera i 150 milioni di euro.
Sottoposti al provvedimento ablativo numerosi fabbricati, terreni, compendi societari e rapporti finanziari.
Maggiori dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10,30 odierne presso la sala conferenza della Procura della Repubblica di Reggio Calabria alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica Dott. Federico CAFIERO DE RAHO, del Capo Centro DIA di Reggio Calabria, Col. Gaetano SCILLIA e del Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, Col. Lorenzo FALFERI.
Reggio Calabria, 15 luglio 2015
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...