Foggia, 14 mag. (AdnKronos Salute) - Olio di semi addizionato di clorofilla e betacarotene, così da sembrare olio extravergine di oliva, venduto a caro prezzo. A smascherare la truffa i Carabinieri del Nas di Foggia, a conclusione dell'indagine denominata 'Oro giallo' e condotta dal Nas in coordinamento con Eurojust (agenzia dell'Unione europea che si occupa del coordinamento investigativo nei casi di reati transnazionali) e con Europol (Ufficio di Polizia europeo). L'operazione ha portato all'arresto di 24 persone - 14 in carcere e 10 ai domiciliari - ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di delitti di frode nell'esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari genuine come non genuine, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, ricettazione. Tutti illeciti correlati alla produzione, distribuzione e commercializzazione, sul territorio nazionale e internazionale, "di ingenti quantità di olio di semi, etichettato fraudolentemente come olio extravergine di oliva". I Nas di Foggia sono stati supportati dai militari del Gruppo Tutela Salute di Napoli con il supporto del Comando provinciale Carabinieri di Foggia e con la collaborazione della Polizia tedesca, e l'operazione è scattata a Cerignola (Foggia), San Severo (Foggia), Lavello (Potenza) e in Germania. L'attività rientra anche nella più vasta azione internazionale denominata Opson, per il contrasto della contraffazione di alimenti e bevande e coordinata da Europol. L'operazione ha portato inoltre al sequestro di due immobili e di un'azienda olearia, dei mezzi di trasporto riconducibili al sodalizio (tra cui 6 autotreni, dei quali due in Germania), nonché un ammontare di oltre 150 mila litri di olio sofisticato, solo quest'ultimo stimato per un valore commerciale in un milione e 200 mila euro.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
