Passa ai contenuti principali

Fatture false per 60 milioni di euro - Sequestri di denaro e beni mobili e immobili per un ammontare di quasi 13 milioni di euro

 Firenze, 11 dicembre 2020

Fatture false per 60 milioni di euro - Sequestri di denaro e beni mobili e immobili per un ammontare di quasi 13 milioni di euro

Comando Provinciale Firenze

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, nelle persone del Procuratore Aggiunto Gabriele Mazzotta e dal Sostituto Procuratore Fabio Di Vizio, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni e liquidità del valore di circa 13 milioni di euro - adottato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale fiorentino, dottor Federico Zampaoli - nei confronti dei rappresentanti di un consorzio di cooperative, con sede nella provincia di Firenze, responsabili di un giro di false fatture ammontante a circa 60 milioni di euro.

Nel merito è stato appurato che il consorzio di cooperative otteneva contratti d’appalto aventi ad oggetto prestazioni di facchinaggio e di trasporti, subito dopo affidate, in subappalto, a una cooperativa di lavoratori consorziata. Questa cooperativa fatturava nei confronti del consorzio “prestazioni di servizi”, assoggettandole ad IVA ed accumulando in poco tempo significativi debiti di imposta. L’Imposta sul Valore Aggiunto dovuta dalla cooperativa, tuttavia, non veniva versata e, dopo poco tempo, una volta raggiunta una significativa esposizione debitoria verso l’Erario, la stessa cooperativa cessava l’attività. Il subappalto veniva affidato, quindi, a un’altra cooperativa, subentrante nel contratto e nell'esecuzione dei lavori, alla quale venivano trasferiti i lavoratori della prima.

Nel corso dell’indagine, sono state individuate 59 cooperative - succedutesi operativamente nel tempo - per così dire “accumulatrici seriali” di IVA e utilizzate nel corso degli anni dal consorzio per perpetrare la frode, raggiungendo, tra il 2002 e il 2018, un debito tributario complessivo di 23 milioni di euro. Tale sistema si traduceva in un illecito vantaggio per il consorzio, che beneficiava dell’IVA a credito derivante dalle prestazioni fatturate dalle cooperative, traslando in capo alle stesse ogni responsabilità rispetto alla successiva insolvenza e ai mancati versamenti. Le indagini hanno appurato, in definitiva, l’assoluta inconsistenza e fittizietà delle cooperative coinvolte, meri contenitori di personale nei fatti direttamente rispondente alla governance del consorzio e da questa gestito in maniera spregiudicata. I servizi dal consorzio fiorentino erano commissionati da note aziende italiane del settore delle spedizioni espresse e dei servizi logistici; attraverso il meccanismo fraudolento il consorzio riusciva anche a praticare ai committenti prezzi assai concorrenziali, a scapito, non solo del Fisco, ma anche di una lineare gestione del personale utilizzato dal consorzio per il tramite delle singole cooperative.

L’esito delle indagini ha consentito alla Procura della Repubblica di Firenze, diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo, di richiedere al Tribunale fiorentino il sequestro di beni e liquidità, nei confronti del consorzio e di 14 persone fisiche, indagate, responsabili nel tempo e a vario titolo delle condotte penali contestate. L’esecuzione del provvedimento, effettuata nei giorni scorsi dalla Fiamme Gialle ha quindi interessato diverse disponibilità immobiliari e mobiliari riconducibili ai tre principali indagati, rivestenti ruoli di responsabilità in seno al consorzio. In particolare, sono stati oggetto di sequestro 30 terreni agricoli siti nei comuni di Vicchio di Mugello, Fiesole, Firenze e Bagno di Romagna (FC), 5 abitazioni di tipo civile in Firenze, Montemurlo (PO) e Forlì, 4 ulteriori immobili, tra magazzini e autorimesse sempre site a Vicchio di Mugello, Firenze e Montemurlo (PO), un’imbarcazione da diporto di 15 metri e infine quote societarie, nonché disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...