Sono 23 le persone arrestate questa mattina dagli uomini della Polizia di Stato, Carabinieri, e dalla Polizia locale, tra Roma e Napoli, in un’operazione di contrasto al traffico illecito dei rifiuti.
Per tutti l’accusa è di associazione per delinquere per reati contro l'ambiente, traffico illecito di rifiuti, autoriciclaggio, furto, ricettazione e sottrazione di cose sottoposte a sequestro.
Le indagini prendono il via parallelamente su tre distinti filoni nell’ottobre 2018 fino a giugno 2019 e hanno portato all'individuazione di un grosso traffico illecito di batterie al piombo esauste.
All’inizio delle indagini sono stati identificate una serie di persone di etnia rom che più volte al giorno depredavano di batterie il Centro di raccolta dell’Ama (Azienda municipale dell’ambiente) di Roma oppure se ne rifornivano illegalmente, attraverso una raccolta non autorizzata.
Il materiale veniva successivamente venduto ad un’organizzazione romana, composta anch’essa da persone di etnia rom, che a sua volta o lo esportava verso l’estero, in particolare in Romania, oppure lo immetteva sul circuito legale nazionale, ricorrendo alla complicità di alcuni commercianti del settore che falsificavano la documentazione.
Infatti, una volta certificata la provenienza lecita del rifiuto, lo reintroducevano nel circuito legale di smaltimento, assegnandolo poi, ad un compiacente centro di raccolta autorizzato del napoletano.
Il volume d’affari stimato dagli investigatori, nell’arco di circa sei mesi, si aggira intorno ai 400mila euro e nel corso delle attività di Polizia sono state sequestrate complessivamente circa 40 tonnellate di batterie esauste; parte di queste erano nascoste a bordo di un Tir diretto in Romania, sequestrato ad aprile del 2019 sull’autostrada A1. In quella occasione furono arrestate tre persone.
Nel corso dell’operazione di questa mattina oltre all’esecuzione delle misure cautelari, gli agenti hanno provveduto a sequestrare 11 automezzi impiegati per l’attività illecita.