Due persone denunciate per gestione illecita rifiuti Palermo, 10 dic. (askanews) - I Carabinieri del NOE di Catania hanno sequestrato una cava abusiva di materiale basaltico di 160mila metri quadrati in contrada Montecenere-Funeria di Belpasso, nel parco dell'Etna. I militari hanno accertato dall'area ricoperta in uno strato lavico alto da 10 ai 15 metri della colata lavica del 1669, nei 10 ettari oggetto di precedente estrazione abusiva, continuavano ad essere condotte delle attività finalizzate all'estrazione di materiale lavico con ingenti profitti illeciti, operando senza nessuna autorizzazione e in spregio di tutte le normative di tutela ambientale, comprese anche quelle connesse alla sicurezza dei lavoratori. Al termine degli accertamenti la titolare della società proprietaria del fondo, una donna di anni 55 di Paternò, ed il titolare della società proprietaria dei mezzi, un uomo di anni 51 di Paternò, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catania con la contestazione delle violazioni di gestione illecita di rifiuti, esecuzione di attività estrattive in totale assenza di autorizzazione, omessa denuncia dell'inizio dei lavori alle competenti autorità e mancata nomina del direttore dei lavori prevista dalla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Il sequestro della cava abusiva e dei mezzi è stato convalidato dall' Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 5milioni e 100mila euro.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...