Comando Regione Carabinieri Forestale Novara - Novara, 12/12/2020 12:46
Il giorno 3 scorso, a Novara, Carabinieri Forestali delle Stazioni di Borgolavezzaro e Novara hanno proceduto a sottoporre a sequestro preventivo d’iniziativa un camion ed il suo carico di rifiuti metallici. Si trattava di circa 18.000 kg. di rifiuti da smaltimento industriale, che erano risultati gestiti e trasportati illecitamente.
Alcuni giorni prima era stato individuato un punto di deposito di tali rifiuti, situato sempre a Novara, su un’area pubblica. Si trattava di rifiuti di chiara provenienza industriale, plausibilmente depositati in loco in attesa di ulteriore destinazione.
La conseguente attività di indagine, sviluppata dalle due Stazioni congiuntamente, aveva consentito di individuare il soggetto che si era occupato di raccogliere tale materiale per una conseguente successiva commercializzazione. Si trattava di un privato cittadino, non autorizzato ad alcuna attività di gestione od intermediazione di rifiuti.
L’azione investigativa veniva compiutamente finalizzata con l’intercettazione anche del trasportatore, incaricato di raccogliere il rifiuto per indirizzarlo all’impianto di trattamento finale.
Data l’origine illecita e non tracciabile dei rifiuti, tutte le fasi successive, incluso il trasporto, sono da considerarsi illecite esse stesse. Per questa ragione, al fine di evitare la prosecuzione del reato, i Carabinieri Forestali intervenivano, sottoponendo a sequestro preventivo il mezzo utilizzato per il trasporto dei rifiuti. Veniva sequestrato anche l’intero carico, circa 18.000 Kg. di rifiuti metallici, tutti di chiara provenienza da processi di smantellamento e smaltimento industriale. Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara nei giorni scorsi.
Per i fatti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara due cittadini italiani, residenti, uno in provincia di Novara ed un altro in provincia di Biella. Sono stati segnalati per gestione e trasporto illecito di rifiuti in concorso.
I rifiuti, adesso, dovranno essere indirizzati a forme di smaltimento autorizzate, previa valutazione di conformità e verificata l’assenza di rischi di inquinamento in conseguenza al loro trattamento.
Il recupero dei rifiuti metallici è diventato un business commerciale di notevole importanza in conseguenza all’innalzamento del costo delle materie prime. Esso è certamente un’opportunità, industriale ed economica. Ogni azione di recupero, infatti, contribuisce a ridurre l’entità dei rifiuti da sottoporre a smaltimento e consente di alimentare un ciclo produttivo virtuoso. Perché ciò sia, tuttavia, è necessario che tutte le fasi del recupero avvengano nel rispetto delle leggi e ad opera di soggetti autorizzati, che diano piene garanzie di professionalità. Ciò è indispensabile allo scopo di assicurare la completa salubrità delle attività produttive correlate e ad evitare che vengano reimmessi in commercio prodotti pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente.
I controlli dei Carabinieri Forestali, nel settore, vengono finalizzati a questo scopo: ad assicurare che le attività di gestione e recupero dei rifiuti siano sempre conformi alle disposizioni di legge ed idonee ad evitare compromissioni alla salute pubblica ed all’ambiente.
Alcuni giorni prima era stato individuato un punto di deposito di tali rifiuti, situato sempre a Novara, su un’area pubblica. Si trattava di rifiuti di chiara provenienza industriale, plausibilmente depositati in loco in attesa di ulteriore destinazione.
La conseguente attività di indagine, sviluppata dalle due Stazioni congiuntamente, aveva consentito di individuare il soggetto che si era occupato di raccogliere tale materiale per una conseguente successiva commercializzazione. Si trattava di un privato cittadino, non autorizzato ad alcuna attività di gestione od intermediazione di rifiuti.
L’azione investigativa veniva compiutamente finalizzata con l’intercettazione anche del trasportatore, incaricato di raccogliere il rifiuto per indirizzarlo all’impianto di trattamento finale.
Data l’origine illecita e non tracciabile dei rifiuti, tutte le fasi successive, incluso il trasporto, sono da considerarsi illecite esse stesse. Per questa ragione, al fine di evitare la prosecuzione del reato, i Carabinieri Forestali intervenivano, sottoponendo a sequestro preventivo il mezzo utilizzato per il trasporto dei rifiuti. Veniva sequestrato anche l’intero carico, circa 18.000 Kg. di rifiuti metallici, tutti di chiara provenienza da processi di smantellamento e smaltimento industriale. Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara nei giorni scorsi.
Per i fatti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara due cittadini italiani, residenti, uno in provincia di Novara ed un altro in provincia di Biella. Sono stati segnalati per gestione e trasporto illecito di rifiuti in concorso.
I rifiuti, adesso, dovranno essere indirizzati a forme di smaltimento autorizzate, previa valutazione di conformità e verificata l’assenza di rischi di inquinamento in conseguenza al loro trattamento.
Il recupero dei rifiuti metallici è diventato un business commerciale di notevole importanza in conseguenza all’innalzamento del costo delle materie prime. Esso è certamente un’opportunità, industriale ed economica. Ogni azione di recupero, infatti, contribuisce a ridurre l’entità dei rifiuti da sottoporre a smaltimento e consente di alimentare un ciclo produttivo virtuoso. Perché ciò sia, tuttavia, è necessario che tutte le fasi del recupero avvengano nel rispetto delle leggi e ad opera di soggetti autorizzati, che diano piene garanzie di professionalità. Ciò è indispensabile allo scopo di assicurare la completa salubrità delle attività produttive correlate e ad evitare che vengano reimmessi in commercio prodotti pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente.
I controlli dei Carabinieri Forestali, nel settore, vengono finalizzati a questo scopo: ad assicurare che le attività di gestione e recupero dei rifiuti siano sempre conformi alle disposizioni di legge ed idonee ad evitare compromissioni alla salute pubblica ed all’ambiente.