Continuano le operazioni sul territorio per eliminare la criminalità organizzata nella provincia di Foggia denominata “Società foggiana”. Altri due appartenenti al clan sono stati fermati per estorsione e tentata estorsione. Le attività tecniche della Squadra mobile di Foggia e del Servizio centrale operativo.
Le indagini, iniziate grazie alla denuncia di un noto imprenditore foggiano, hanno portato gli investigatori a accertare numerosi tentativi di estorsione, alcuni andati a buon fine, a danno di imprenditori e commercianti della città; gli stessi, poi decisi a collaborare con la Polizia, hanno raccontato modalità e metodi delle estorsioni che si avvalevano sempre della leva di appartenenza mafiosa dei due criminali.
Uno di loro, addirittura, sebbene agli arresti domiciliari, continuava la sua attività da casa costringendo la vittima, in qualche occasione, a portare il denaro direttamente a casa.
Le estorsioni erano imposte anche ad altri tipi di “commercianti”: le intercettazioni hanno documentato come un trafficante all’ingrosso di stupefacenti dovesse versare una “tassa di sovranità” di 3 mila euro al mese, per poter spacciare in città.