Passa ai contenuti principali

Operazione L’americano - Usura ed estorsione aggravata, riciclaggio ed autoriciclaggio

 

Comando Provinciale Frosinone

I Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, nell’ambito dell’operazione “L’Americano”, hanno eseguito 4 misure coercitive, in particolare è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di D.A. (di anni 26) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cassino, Dott. Domenico Di Croce, che ha, altresì, convalidato il fermo eseguito ad inizio settimana nei confronti di S.M. Inoltre, le indagini hanno consentito di porre in stato di fermo ulteriori tre soggetti, V.A. (di anni 34), V.R. (di anni 41), ed S.G. (di anni 31) Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino, hanno consentito di accertare come il fermato S.M. dedito ad usura in concorso con l’intermediario D.A. sottoposto questa mattina agli arresti, elargisse prestiti a privati cittadini ed imprenditori in difficoltà economiche, che, nell’impossibilità di accedere al sistema creditizio “regolare”, ricorrevano a tale canale “parallelo” pagando interessi fino al 240% su base annua. Il fermato S.M. soprannominato “L’americano” in virtù del fatto che per un periodo di tempo aveva vissuto negli Stati Uniti d’America, è noto nell’hinterland Cassinate per l’elevato spessore criminale a seguito di un curriculum delinquenziale ultraventennale che va dall’associazione a delinquere finalizzata alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti, alle minacce e danneggiamenti, violenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento, bancarotta fraudolenta, nonché precedenti specifici in materia di usura.

Le indagini, condotte sia con metodi tradizionali che con avanzate tecniche investigative e strumenti di ultima generazione, hanno tratteggiato un quadro a tinte fosche delle attività illecite poste in essere, in cui i soggetti, in stato di bisogno, si rivolgevano agli aguzzini per vedersi negare in un primo momento il credito, per poi ottenere successivamente l’agognato prestito a condizioni insostenibili. Le vittime, all’inizio, non si rendevano conto di aderire ad un “contratto capestro” in base al quale, mese dopo mese, versavano quote di interessi di importo sempre più elevato, precipitando in una spirale perversa dalla quale era molto difficile, se non impossibile, uscire stante la pretesa dei malviventi di riottenere l’intera quota di capitale in un’unica soluzione. In tal modo, fino a quanto non erano in grado di restituire la cifra pattuita, mese dopo mese, la morsa dell’usura diventava sempre più soffocante. Dalla lettura dei provvedimenti si evince, inoltre, come i soggetti usurati, in forte stato di bisogno, fossero intimoriti e condizionati dalla fama delinquenziale del citato Americano.

L’intermediario D.A arrestato questa mattina sfruttava la fama criminale del predetto, anche prospettando alle vittime ritorsioni sia nei loro confronti che dei familiari in caso di mancato pagamento degli interessi. Al riguardo, sintomatiche del comportamento minaccioso e violento, più volte venivano pronunciate le frasi “…non ti preoccupi nemmeno di tua figlia quelli se la prendono con lei non con te…S.M. è intenzionato a spaccarti le gambe…” È emerso, inoltre, come venisse utilizzato nel corso delle comunicazioni captate un linguaggio volutamente criptico che prevedeva l’utilizzo di termini convenzionali al fine di rendere difficoltosa l’attività degli inquirenti. Allo stato, gli accertamenti economico-finanziari hanno consentito di ricostruire, in relazione alle vittime che hanno risposto alle domande degli inquirenti, un giro di affari di circa 250.000 euro. Ulteriori elementi, emersi grazie alla fattiva e determinante collaborazione con la locale Compagnia dei Carabinieri di Cassino, hanno consentito di ricostruire un ulteriore fatto estorsivo in danno di un noto professionista della Città Martire.

I Sostituti Procuratori, Dott. Roberto Bulgarini Nomi e Dott.ssa Valentina Maisto, sulla base degli indizi raccolti, hanno ritenuto sussistenti le esigenze per emettere un provvedimento d’urgenza nei confronti di altri tre soggetti, V.A. (di anni 34), associato alla casa circondariale di Vasto, V.R. (di anni 41), sottoposto agli arresti domiciliari, ed S.G. (di anni 31) figlio dell’“Americano”, eseguiti congiuntamente a personale dell’Arma dei Carabinieri. Nel dettaglio, questi ultimi pretendevano ed ottenevano il pagamento di 170.000 euro dietro minaccia di ritorsioni nei confronti della vittima e dei suoi congiunti. Dall’analisi dei conti correnti venivano rilevati flussi finanziari che consentivano la contestazione delle condotte di riciclaggio ed auto-riciclaggio in ordine ai proventi illecitamente conseguiti. L’attività di servizio in rassegna testimonia la costante attenzione operativa delle Forze di Polizie del territorio all’individuazione e all’aggressione di ogni canale illegale di accesso al credito, che sempre più spesso, anche a causa dei riflessi economici negativi sull’economia dovuti alla crisi pandemica da COVID-19, coinvolge gli imprenditori e le famiglie, nonché gli effetti esponenziali positivi al contrasto criminale derivanti dalle sinergia e dalla costante collaborazione tra Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri nell’ottica di garantire tutela, sicurezza e benessere alla Comunità del circondario di Cassino.


Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.