Palermo, 18 mag. (Adnkronos) - Beni per un valore complessivo di circa 500mila euro sono stati sequestrati dai carabinieri del nucleo Investigativo del Comando provinciale di Palermo a Francesco Terranova e Vito Traina. I militari hanno eseguito un provvedimento su disposizione della Direzione distrettuale antimafia. Terranova, ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Villabate è attualmente detenuto dopo essere stato arrestato nell'operazione 'Luce' del 26 aprile scorso per associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e riciclaggio. In passato era stato condannato definitivamente per il ruolo di vertice che aveva assunto nel clan di Villabate e aveva finito di scontare la pena nel 2021. Traina, affiliato alla famiglia mafiosa di Villabate, è finito in manette nello stesso blitz antimafia per associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e riciclaggio. I sigilli sono scattati per l'impresa individuale intestata a Traina, azienda attiva nel commercio all'ingrosso di imballaggi che gli inquirenti ritengono che sia partecipata occultamente da Terranova. "La ditta operava nel settore del commercio delle pedane in legno, verosimilmente avvalendosi di una posizione di forza legata al ruolo mafioso assunto dagli indagati", spiegano gli investigatori dell'Arma. Avrebbe operato nel comprensorio di Villabate sostanzialmente in regime di monopolio. Sequestrati anche un rapporto bancario, 7.600 euro in contanti trovati a Terranova e 8.100 euro in contanti trovati a Traina, entrambi al momento dell'arresto.
Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di