Milano, 30 mag. (LaPresse) - A Turate, in provincia di Monza Brianza, un 55enne di origini comasche si è recato a Luisago per acquistare della cocaina da un pusher 43enne, anch'egli comasco, con alle spalle una lunghissima lista di precedenti penali in materia di stupefacenti e, in particolare, una condanna per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio. Il 55enne, residente a Grandate ma domiciliato a Giussano, anche lui pluripregiudicato per spaccio di stupefacenti, fino a ieri affidato in prova ai servizi sociali, ha acquistato cinque dosi di cocaina pagando la somma di 250 euro, ma, una volta tornato a casa, si è reso conto che non aveva acquistato cocaina che voleva, non era, dal suo punto di vista, della 'giusta' qualità. E così il 55enne ha provato a riavere i soldi indietro, ma, a fronte del rifiuto dello spacciatore, lo ha cominciato a minacciare di morte e di fare del male ai suoi familiari. Le intimidazioni si sono fatte sempre più pesanti e si sono ripetute nei giorni successivi, anche tramite un intermediario, un 64enne di Turate, anch'egli con una lunga sfilza di precedenti tra cui anche spaccio e reati in materia di armi: "Lo sai, è molto arrabbiato, ormai il tempo è scaduto. Hai solo lunedì e poi ti verranno a prendere a casa". A quel punto il 43enne ha chiesto aiuto ai carabinieri raccontando infatti e sporgendo denuncia in relazione alla quale, esperiti gli accertamenti del caso, i militari dell'Arma hanno denunciato il 64enne e il 55enne all'autorità giudiziaria per tentata estorsione in concorso richiedendo nei confronti di quest'ultimo l'aggravamento della misura alternativa alla detenzione che, ieri pomeriggio ha portato all'arresto. I carabinieri hanno quindi prelevato il 55enne e lo hanno trasferito alla casa circondariale di Monza dove l'uomo continuerà a scontare la pena in atto.
Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di