Catania, 22 mag. - (Adnkronos) - I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato catanese 26enne appartenente al clan 'Cappello' per detenzione illegale di arma da guerra e clandestina, detenzione abusiva di munizionamento e ricettazione. I militari dell'Arma hanno bloccato l'uomo mentre, a bordo della sua auto si stava recando nella propria abitazione nel popolare quartiere 'San Cristoforo'. Nella circostanza, i carabinieri hanno rinvenuto un vero e proprio 'arsenale' costituito da armi da guerra e clandestine, ovvero un fucile a pompa, un Kalashnikov e 4 pistole, munite di centinaia di proiettili, nonché passamontagna e maschere facciali. L'attività è l'ultima di una serie di azioni di contrasto poste in essere dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania alle 'capacità militari' delle consorterie mafiose, che dal 2021, hanno permesso di assicurare alla giustizia complessivamente 63 persone di cui 43 in stato di arresto e 20 deferiti in stato di libertà, e sequestrato 73 pistole, 70 fucili, 5mila munizioni e 37 ordigni esplosivi (alcuni da guerra ad altissimo potenziale), tra cui figurano numerose armi da guerra clandestine, come 'Kalashnikov'.
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria, la Polizia di Stato , segnatamente personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...