Passa ai contenuti principali

Questura di Monza e Brianza: operazione internazionale antidroga con arresti tra il Perù e la Brianza.

 


Maxi sequestro Polizia di Stato

Nel pomeriggio di martedì 16 maggio 2023, nel corso di una operazione di polizia internazionale tra il Sud America e la Brianza, la Squadra Mobile della Questura di Monza e della Brianza, sotto il coordinamento della Direzione Centrale Anticrimine ed in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha interrotto un fiorente traffico di pasta di cocaina proveniente dal Perù ed occultata all’interno di ceri religiosi, destinata a Cesano Maderno (MB) dove poi lo stupefacente veniva raffinato e destinato a rifornire le piazze dello spaccio di cocaina della Lombardia. I poliziotti al momento dell’irruzione hanno bloccato tre persone, di cui due italiane ed una peruviana, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine da sparo con matricola abrasa.

Le attività investigative sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Milano e dalla Procura della Repubblica di Monza.


Dalle indagini svolte dalla Polizia di Stato è emerso come due cittadini italiani, di 42 e 52 anni gravati da precedenti di polizia, ed un cittadino peruviano 39 anni, da poco giunto in Italia, tutti dimoranti a Cesano Maderno (MB) avevano organizzato un fiorente traffico di droga dal Sudamerica ordinando diversi chilogrammi di pasta di cocaina, simulando un normale acquisto di ceri votivi all’interno dei quali veniva occultata.

Accertata la internazionalità del traffico di stupefacenti, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (SCO) e la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga (DCSA) con la collaborazione della polizia peruviana riscontravano come a Lima fosse operativa una organizzazione criminale che inviava in Italia sostanza stupefacente tipo cocaina occultata in oggettistica di artigianato locale e religiosa e talvolta in prodotti commestibili non deperibili.


La cooperazione investigativa consentiva così di individuare nello scorso mese di aprile la spedizione dal Perù di un pacco contenente 14 ceri religiosi in 8 dei quali erano stati occultati oltre 8 chilogrammi di pasta di cocaina destinati ad un italiano 42enne residente a Cesano Maderno in provincia di Monza e Brianza.

Individuata la partita di cocaina pronta per essere spedita, le Autorità peruviane d’intesa con gli organi investigativi della Polizia di Stato S.C.O. e D.C.S.A. procedevano alla consegna controllata internazionale con ritardato sequestro della sostanza stupefacente, al fine di poter individuare la rete dei destinatari in Brianza ed allargare le indagini ad un contesto più ampio.


Il Procuratore di Lima pertanto raggiungeva la Questura di Monza dove consegnava agli investigatori della Squadra Mobile i ceri votivi contenenti gli otto chilogrammi di pasta di coca, che venivano previa campionatura analizzati dai laboratori del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Milano che davano esito positivo.

Venivano pertanto avviate attività investigative da parte della Squadra Mobile della Questura di Monza e Brianza che consentivano di individuare altre due persone coinvolte nel fiorente traffico, un italiano 52enne ed un cittadino peruviano 39enne entrambi dimoranti a Cesano Maderno. Dal contesto emergeva come i tre fossero in attesa della partita di stupefacente ed il peruviano esperto in chimica fosse giunto dal Sudamerica al fine di procedere, con prodotti specifici, a raffinare la pasta di cocaina per ricavarne lo stupefacente finito.

Nel pomeriggio di martedì 16 maggio è così scattata la parte conclusiva dell’operazione con la consegna controllata del pacco contenente i ceri votivi con lo stupefacente, con un poliziotto sotto copertura che indossando gli abiti del fattorino alle ore 16 ha suonato al campanello dell’abitazione di Cesano Maderno, dove i due italiani lo facevano accomodare ricevendo il plico internazionale, ed in quel frangente una ventina di agenti della Squadra Mobile e dello SCO facevano irruzione nella casa arrestando in flagranza di reato i due uomini. Nel contempo veniva bloccato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto il cittadino peruviano. Nel corso delle perquisizioni domiciliari veniva rinvenuta una pistola semiautomatica modello Gloke clandestina in quanto con matricola abrasa e completa di caricatore con 12 cartucce cal. 9 x 21 mm. Nel prosieguo della perquisizione venivano rinvenuti e sequestrati alcuni bidoni e taniche di solventi necessari a raffinare e cristallizzare la pasta di cocaina.

Al termine delle operazioni i tre sono stati ristretti presso la casa circondariale di Monza –San Quirico a disposizione della Procura della Repubblica di Monza.


All’esito del blitz si procedeva ad informare le Autorità peruviane degli arresti in Italia e nella medesima giornata di martedì 16 maggio i poliziotti peruviani hanno tratto in arresto lo spedizioniere della partita di cocaina giunta in Brianza.


Una volta completato il ciclo di raffinazione della droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato all’ingrosso circa 200.000,00 euro.


L’ingente sequestro effettuato ha permesso di togliere dal mercato decine di migliaia di dosi di stupefacenti destinate alle piazze di spaccio delle province lombarde.


La polizia sta indagando anche sulla storia criminale della pistola per verificare se questa sia stata utilizzata in azioni criminose e si stanno sviluppando ulteriori accertamenti investigativi finalizzati ad individuare eventuali precedenti spedizioni di stupefacenti e ricostruire la filiera dei dettaglianti sul territorio brianzolo.

L’operazione svolta dalla Polizia di Stato si inquadra in una più ampia attività di prevenzione e repressione dei reati in genere ed in particolare al contrasto dello spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, fenomeno assai diffuso tra i giovani che si avvicinano alla droga in età sempre precoce.



18/05/2023

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.