Passa ai contenuti principali

Arrestato dominus di una società di raccolta rifiuti per fallimento pilotato. Roma - Sequestrati beni per un valore di circa mezzo milione di euro

 


I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Tribunale del Riesame di Roma a seguito di appello del Pubblico Ministero titolare delle indagini, che ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratore di fatto di una cooperativa sociale operante nel settore ambientale.


Gli accertamenti delle Fiamme Gialle del 5° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma hanno permesso di appurare come il patrimonio dell’impresa sia stato progressivamente depauperato dei suoi asset più rilevanti, subendo, invece, l’addossamento dei debiti maturati da altri soggetti giuridici riconducibili all’imprenditore. In particolare, allo scopo di creare una c.d. “bad company” destinata al fallimento, era stata ideata la cessione di un ramo d’azienda e l’affitto di un altro, consentendo a nuovi soggetti giuridici “arricchiti” di proseguire la redditizia attività di raccolta dei rifiuti, forti di un portafoglio di appalti del valore residuo di circa 14 milioni di euro in alcuni comuni del Lazio.


Negli anni la cooperativa decotta aveva accumulato debiti per un ammontare complessivo di circa 4 milioni di euro, dei quali due verso l’Erario, per imposte e contributi non versati.


Gli elementi raccolti hanno permesso alla Procura della Repubblica capitolina di ottenere dal G.I.P. presso il Tribunale anche il sequestro di 6 automezzi costituenti l’intero parco di autoveicoli appartenuto alla cooperativa, del valore di oltre 500.000 euro, per il ristoro dei creditori.


L’uomo è accusato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, preferenziale e documentale per aver cagionato il fallimento della cooperativa e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.


L’attività investigativa testimonia l’efficacia dell’azione della Procura della Repubblica capitolina e dalla Guardia di Finanza a tutela della collettività dai danni arrecati da soggetti senza scrupoli che operano sul mercato in modo spregiudicato, falsando la leale concorrenza e sottraendo introiti all’Erario.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven