Bari, 13 apr. - (Adnkronos) - Sarebbero responsabili anche di un violento pestaggio, non denunciato alle Forze di Polizia e avvenuto la mattina del 28 dicembre 2022 nell'affollata marina di Bari 'Santo Spirito', alcuni degli otto uomini arrestati questa mattina a Bari dai carabinieri della Compagnia 'San Paolo' e della Stazione 'Santo Spirito' che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti, emessa dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nella quale vengono ritenuti responsabili dei reati di 'estorsione continuata aggravata in concorso', e 'lesioni personali in concorso', entrambe con l'aggravante del metodo mafioso, nonché di 'detenzione e porto abusivo di armi, anche clandestine'. Il pestaggio sarebbe stato messo in atto da cinque uomini (dei quali uno deceduto), considerati vicini al clan 'Strisciuglio' articolazione 'San Pio-Enziteto', ai danni di un 50enne, con precedenti, responsabile ai loro occhi di aver autonomamente avviato un'attività di spaccio di droga nel quartiere Santo Spirito senza il preventivo consenso del clan dominante in quell'area. Dagli approfondimenti, condotti mediante i sistemi di videosorveglianza e l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche, è stata fatta luce su un altro agguato a cui il cinquantenne era sfuggito due giorni prima, scongiurato solo grazie all'intervento fortuito di una pattuglia dell'Arma della Stazione Santo Spirito che, transitando vicino all'abitazione della vittima, aveva messo in fuga i due attentatori, i quali avevano abbandonato sul posto una pistola semiautomatica e un motociclo. In seguito si è ricostruito che la spedizione punitiva era stata organizzata dagli uomini del clan quando della vicenda era stata informata la moglie del reggente del clan Strisciuglio di San Pio-Enziteto (indagata, sebbene non destinataria di provvedimento cautelare). La delazione acquisita ha dato così avvio alla pianificazione della spedizione punitiva fallita del 26 dicembre 2022 e del successivo agguato di due giorni dopo, condotto con modalità mafiose e mediante l'utilizzo di una pistola puntata al volto del pusher infedele, alla presenza dei numerosi cittadini che passeggiavano lungo la marina di Santo Spirito.