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Truffa dei pascoli: Operazione nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, sequestrati 400mila euro

 


Comando Provinciale di Bari - Altamura (BA), 15/04/2024 12:32

Il Reparto Carabinieri Parco Nazionale Alta Murgia di Altamura ha eseguito un Decreto emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari su richiesta della Procura Europea (EPPO) - Sede di Roma – che ha disposto il sequestro preventivo di denaro e disponibilità finanziarie, anche per equivalente, di altri beni o utilità di proprietà degli indagati per 400 mila euro, profitto di reato commesso da un rappresentante di una società agricola, operante nella provincia di Bari e della Bat, e da un suo delegato.


Le indagini, svolte dal Reparto Specializzato dell’Arma alla sorveglianza dei territori ricadenti nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, hanno consentito di accertare la truffa aggravata finalizzata al conseguimento illecito di rilevanti contributi pubblici destinati al comparto agricolo ed erogati dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).


La condotta fraudolenta si è sviluppata attraverso la presentazione, tra il 2017 e il 2021, di domande uniche di pagamento, nelle quali i predetti imprenditori agricoli non si sono limitati a dichiarare falsamente la conduzione di appezzamenti di terreni pascolivi mediante l’attività agricola del pascolamento di animali, ma attraverso la realizzazione di fittizi contratti di gestione degli animali, hanno realizzato veri e propri artifizi atti a tranne in inganno l’organismo pagatore circa l’esistenza delle condizioni per accedere ai citati finanziamenti pubblici. Inoltre i militari hanno appurato che gran parte dei terreni erano stati attraversati da incendi negli anni scorsi, dunque inservibili come terreni per il pascolo del bestiame.


L’operazione testimonia il lavoro dei Carabinieri del Reparto Parco Nazionale Alta Murgia di Altamura impegnati non soltanto alla tutela ambientale dell’importante area protetta ma anche nella lotta alle frodi in danno ai bilanci dello Stato e dell’Unione Europea.


Essa rappresenta, inoltre, l’esito dell’efficace azione di contrasto posta in essere dalla Procura Europea (procura indipendente dell’Unione Europea con il compito di portare in giudizio i crimini contro gli interessi finanziari dell’UE) mediante un’incisiva ed efficace azione di coordinamento delle indagini che ha portato all’adozione del provvedimento volto sia ad impedire la prosecuzione dell’attività delittuosa sia a consentire il recupero delle indebite somme percepite dagli indagati in spregio alle normative ed a discapito dei numerosi imprenditori onesti.


Tutte le persone interessate si presumono innocenti fino a prova contraria davanti ai competenti tribunali italiani.

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