Compagnia Carabinieri di Ragusa
Nota stampa
Matrimonio con intossicazione, indagini in corso.
Ragusa, venerdì 26 settembre 2014. I Carabinieri della Compagnia di Ragusa e quelli del NAS di Ragusa erano intervenuti ieri mattina presso una sala ricevimenti del capoluogo ibleo ove circa venti persone erano rimaste intossicate nel corso di un banchetto nuziale.
Gli sposi e i loro invitati, tutti originari della zona di Carlentini e Lentini, avevano iniziato a riscontrare problemi dopo i primi piatti, pertanto i maggiori sospettati sono gli antipasti.
I soggetti colpiti sono stati talmente tanti che alcuni sono stati dirottati dall’ospedale di Ragusa a quello di Modica, ed entrambi i pronto soccorso sono stati oberatissimi, costretti a lavorare tutta la notte e fino a mattina inoltrata.
I carabinieri erano dovuti intervenire alla sala ricevimenti per l’alterco tra il padre della sposa – che non intendeva pagare il conto – e il titolare dell’esercizio.
Nel corso della mattina successiva, i militari del NAS sono ritornati alle cucine del ristorante e, riaperti i frigoriferi che erano stati sottoposti a sequestro nel corso della notte, hanno eseguito diversi repertamenti di alimenti. I reperti sono stati portati quindi al laboratorio dell’ASP per capire quale sia l’origine del malore. Lunedì il laboratorio fornirà il proprio responso.
Al momento quindi, in assenza di riscontro tecnico, il titolare del ristorante non è indagato per reati penali ma la sua posizione potrebbe mutare se il malore dei convitati fosse risultato da cibi avariati.
I carabinieri intanto stanno sentendo le vittime per meglio capire la dinamica dei fatti antecedenti l’intervento dei militari presso la sala e presso il pronto soccorso. Vogliono tra l’altro capire – a questo punto – come mai solo una ventina di invitati s’è sentita male ovvero se vi sia qualche pietanza che tutti gli altri ospiti non hanno mangiato.
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Maggiore Alessandro Coassin, Comandante Compagnia Carabinieri di Ragusa
piazza caduti di Nassirya 3 - 97100 Ragusa -
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
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