Comando Provinciale di Arezzo - Poppi (AR), 01/04/2019 12:21
Nella giornata di oggi i Carabinieri della Stazione CC di Poppi hanno dato esecuzione al decreto di confisca di 187 veicoli, emesso dalla Procura della Repubblica di Roma. I fatti da cui è scaturita l’indagine risalgono al mese di maggio 2018 quando in occasione di un tentato furto nel territorio di Poppi, la vittima era riuscita a fornire modello e targa dell’auto con la quale due soggetti si erano dati alla fuga. Dall’analisi della targa era emerso come l’auto fosse intestata ad un cittadino egiziano 55enne; ulteriori accertamenti facevano emergere come lo stesso fosse intestatario di 187 veicoli. L’indagine portava a verificare come il cittadino egiziano fosse un mero prestanome di famiglie ROM, residenti nei campi nomadi della periferia di Roma. Infatti gli accertamenti permettevano di verificare come a bordo degli autoveicoli, nel corso dei controlli delle FF.PP. venivano trovati soggetti di etnia ROM, dediti ai reati contro il patrimonio e con precedenti specifici per furti in abitazione, effettuati su tutto il territorio nazionale. In buona sostanza i nomadi, anche con la complicità di alcune agenzie di pratiche auto della capitale, intestavano fittiziamente gli autoveicoli al cittadino egiziano, falsificando documenti e le firme autografe del prestanome, in modo che divenisse difficile risalire ai reali utilizzatori dei veicoli. Il cittadino egiziano veniva deferito in stato di libertà per falsità materiale e falsità ideologica. Con il decreto emesso dalla Procura di Roma, in collaborazione con quella di Arezzo i 187 veicoli, di diverso tipo e modello, sono stati tutti sottoposti a confisca, con il contestuale divieto di poter procedere a strumentali passaggi di proprietà.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...