DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
LA DIA DI TORINO SEQUESTRA SOCIETÀ, BENI MOBILI E IMMOBILI PER IL VALORE DI 4 MILIONI DI EURO
La DIA di Torino ha proceduto al sequestro dei beni nei confronti di PONTORIERO Giuseppe, 75enne, già condannato per violazione delle disposizioni contro la criminalità mafiosa e per reimpiego di denaro di provenienza illecita.
Il PONTORIERO, commercialista nel comune di Rivoli, nel 2012 è rimasto coinvolto nelloperazione “Pioneer”, condotta dalla stessa DIA di Torino, poiché agevolava lattività di riciclaggio commessa da altri due co-indagati, che favorivano la cosca di ndrangheta “Spagnolo”. Il suo nome, da non indagato, è comparso anche in altri procedimenti giudiziari contro la ndrangheta, in quanto prestava consulenza commerciale nellinteresse di alcuni associati.
Lodierno decreto è stato emesso dal Tribunale di Torino a seguito di indagini patrimoniali svolte dalla Direzione Investigativa Antimafia e coordinate dal dott. Cesare PARODI (gruppo Misure di Prevenzione della Procura), i cui esiti sono confluiti in una proposta a firma congiunta del Procuratore della Repubblica e del Direttore della DIA, che ha portato alla luce il reinvestimento di denaro di provenienza illecita (a fronte di redditi dichiarati al fisco nettamente inferiori alle reali capacità economiche) in un complesso reticolo societario a lui riconducibile, ma formalmente intestato ai familiari, tra Piemonte, Liguria, Puglia e Calabria.
Tra i beni sequestrati, pari a 4 milioni di euro, figurano, in particolare, 3 società, una delle quali riferita ad una importante struttura ricettiva agrituristica.
Torino, 12 aprile 2019
COMUNICATO STAMPA
LA DIA DI TORINO SEQUESTRA SOCIETÀ, BENI MOBILI E IMMOBILI PER IL VALORE DI 4 MILIONI DI EURO
La DIA di Torino ha proceduto al sequestro dei beni nei confronti di PONTORIERO Giuseppe, 75enne, già condannato per violazione delle disposizioni contro la criminalità mafiosa e per reimpiego di denaro di provenienza illecita.
Il PONTORIERO, commercialista nel comune di Rivoli, nel 2012 è rimasto coinvolto nelloperazione “Pioneer”, condotta dalla stessa DIA di Torino, poiché agevolava lattività di riciclaggio commessa da altri due co-indagati, che favorivano la cosca di ndrangheta “Spagnolo”. Il suo nome, da non indagato, è comparso anche in altri procedimenti giudiziari contro la ndrangheta, in quanto prestava consulenza commerciale nellinteresse di alcuni associati.
Lodierno decreto è stato emesso dal Tribunale di Torino a seguito di indagini patrimoniali svolte dalla Direzione Investigativa Antimafia e coordinate dal dott. Cesare PARODI (gruppo Misure di Prevenzione della Procura), i cui esiti sono confluiti in una proposta a firma congiunta del Procuratore della Repubblica e del Direttore della DIA, che ha portato alla luce il reinvestimento di denaro di provenienza illecita (a fronte di redditi dichiarati al fisco nettamente inferiori alle reali capacità economiche) in un complesso reticolo societario a lui riconducibile, ma formalmente intestato ai familiari, tra Piemonte, Liguria, Puglia e Calabria.
Tra i beni sequestrati, pari a 4 milioni di euro, figurano, in particolare, 3 società, una delle quali riferita ad una importante struttura ricettiva agrituristica.
Torino, 12 aprile 2019