
Nella tarda serata di ieri, 4 settembre 2025, alle ore 23.00 circa, in Via Mora a Vicenza, personale della Squadra Volanti della Questura è intervenuto a seguito di una segnalazione per un tentato furto all’interno di un’area condominiale.
Un residente, rientrando presso la propria abitazione, sorprendeva un uomo intento a forzare, con l’ausilio di un cacciavite, il lucchetto che assicurava una bicicletta ad un monopattino elettrico del valore di circa 300 euro, custoditi nel locale posto-auto seminterrato del condominio, regolarmente delimitato da cancello automatico. L’intervento del cittadino permetteva di interrompere l’azione criminosa e trattenere il soggetto fino all’arrivo delle pattuglie.
Giunti sul posto, gli operatori constatavano la presenza di un velocipede e di un monopattino elettrico rovesciati al suolo, collegati da una catena con lucchetto danneggiato, nonché di un cacciavite parzialmente deformato, indicato come l’arnese utilizzato per il tentativo di effrazione.
La proprietaria del monopattino segnalava ulteriori danni al telaio del mezzo, tali da comprometterne il funzionamento.
L’uomo, identificato per M.C., 26enne cittadino romeno, con numerosi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio, nonché per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, veniva tratto in arresto per tentato furto aggravato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.
Alla luce di quanto sopra, attesi i numerosi pregiudizi penali e di polizia, il Questore si determinava ad emettere anche una misura di prevenzione, il foglio di via obbligatorio dalla città di Vicenza.
Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.