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Alla ricerca di vittime da truffare

 


Comando Provinciale di Vicenza - Noventa Vicentina (VI), 24/10/2025 10:43

I Carabinieri della Stazione di Noventa Vicentina hanno tratto in arresto in flagranza di reato due uomini, rispettivamente un 34enne originario della provincia di Napoli e un 53enne proveniente dalla stessa zona, ritenuti responsabili di una truffa pluriaggravata ai danni di un’anziana 87enne residente nel veronese L’operazione è scaturita a seguito di diverse segnalazioni giunte alla Centrale, da parte di cittadini di Noventa Vicentina, che avevano riferito di aver ricevuto telefonate sospette da sedicenti appartenenti alle Forze dell’Ordine, con la richiesta di consegnare denaro e gioielli per evitare l’arresto di un familiare. I militari hanno immediatamente attivato un dispositivo mirato che ha consentito di intercettare un veicolo sospetto, una Peugeot 208 a noleggio, con a bordo i due uomini, notati aggirarsi senza una meta precisa nel territorio comunale. I successivi accertamenti hanno permesso di acquisire riscontri determinanti: all’interno dell’auto è stato rinvenuto uno scontrino fiscale riconducibile alla località in cui era stata consumata una truffa nella stessa mattinata. La vittima, contattata telefonicamente da finti appartenenti alle Forze dell’Ordine, era stata indotta a consegnare oro e monili per un valore complessivo di circa 20.000 euro. Ulteriori elementi sono emersi grazie alla collaborazione con i Carabinieri di Bardolino, dove era stata formalizzata la denuncia. Durante la perquisizione personale, uno degli arrestati è stato trovato in possesso dei gioielli sottratti alla vittima, abilmente occultati sulla persona. All’interno del veicolo sono stati rinvenuti inoltre una parrucca, verosimilmente impiegata per camuffare le generalità, e tre telefoni cellulari, di cui uno ritenuto utilizzato nelle fasi operative del raggiro, oltre a un piccolo quantitativo di sostanza stupefacente. La vittima ha riconosciuto uno dei due uomini come il sedicente “funzionario” presentatosi presso la sua abitazione per il ritiro dei preziosi. I due sono stati dichiarati in stato di arresto e tradotti presso la Casa Circondariale di Vicenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Proseguono le indagini per individuare eventuali complici e verificare ulteriori episodi analoghi sul territorio. Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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