Comando Provinciale di Parma - Fidenza (PR), 27/10/2025 15:04
Nel fine settimana appena trascorso, la Compagnia Carabinieri di Fidenza ha attuato un'operazione straordinaria di controllo del territorio. L'attività, pianificata nell'ambito delle strategie di prevenzione e contrasto all'illegalità, ha visto l'impiego di un dispositivo articolato composto da personale in uniforme e in “borghese” delle Stazioni Carabinieri dipendenti dalla Compagnia. L’azione, estesa su tutto il territorio della Compagnia, si è concentrata sulla prevenzione e repressione dei reati in genere, con particolare attenzione ai reati c.d. “predatori”. Le modalità operative hanno incluso l’esecuzione di posti di controllo strategici, soste operative in prossimità delle principali arterie di comunicazione e il pattugliamento delle aree verdi che hanno permesso il controllo di oltre 55 veicoli e l’identificazione di 73 persone.
Nella Frazione di Santa Margherita di Fidenza, nelle prime ore della mattinata una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile è intervenuta in un’azienda agricola su richiesta del proprietario. L’uomo aveva chiamato il 112 segnalando di aver visto due persone armeggiare nel cortile, tramite l’applicazione del suo cellulare con cui era collegato da remoto con le telecamere di videosorveglianza. I militari, immediatamente intervenuti, hanno sorpreso nel cortile dell’azienda una coppia che aveva già caricato nel bagagliaio della loro auto un grosso quantitativo di scarti ferrosi, lì accantonati dal proprietario per essere successivamente rivenduti come materiale di recupero. Identificati in un 65enne e una 61enne dell’est Europa residenti in provincia ed entrambi già gravati da vicende di polizia per altri reati, non sono stati in grado di giustificare agli operanti il loro comportamento. Poco dopo è arrivato il proprietario dell’azienda che ha riconosciuto il materiale caricato sul mezzo dalle persone fermate dai Carabinieri, come oggetti di sua proprietà e costituiti nella totalità da quasi 300 kg di scarti ferrosi, dichiarando di voler sporgere denuncia. A bordo dell’auto in uso alla coppia, i Carabinieri hanno anche rinvenuto oggetti idonei allo scasso (cacciaviti, leverini e alcuni flex a batteria) che sono stati sequestrati poiché ritenuti oggetti pertinenti al reato. A questo punto il 65enne e la 61enne sono stati accompagnati nella caserma di Fidenza dove, al termine delle necessarie verifiche e degli accertamenti svolti durante la tempestiva indagine, sono stati dichiarati in stato di arresto per tentato furto aggravato e contestualmente denunciati in stato di libertà per porto di oggetti atti ad offendere. L’autorità Giudiziaria, tempestivamente informata dagli operanti ha convalidato l’arresto.
Nel Comune di Soragna, una pattuglia della locale Stazione, ha fermato e sottoposto a controllo il giovane conducente di un’auto dichiaratosi senza documenti d’identità. Durante l’esame documentale dei documenti obbligatori per la circolazione, il ragazzo ha dichiarato di essere momentaneamente sprovvisto della patente di guida e di qualsiasi altro documento utile alla sua identificazione, fornendo, nel contempo, a voce, le sue generalità. L’immediato accertamento degli operanti alle banche dati, ha fatto subito emergere un’anomalia: i dati forniti non restituivano alcuna corrispondenza oggettiva. Per questo motivo il ragazzo è stato accompagnato in caserma e sottoposto ai rilievi foto-segnalateci che hanno permesso di documentare che i dati che le generalità che aveva dichiarato erano falsi e che la patente di guida gli era già stata revocata a maggio 2025 in esecuzione di un provvedimento della Prefettura. Ufficialmente identificato in un 19enne straniero residente in provincia, al termine degli accertamenti svolti è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma in quanto ritenuto il presunto responsabile di false attestazioni sulla sua identità personale e guida con patente revocata.
Nel Comune di Fidenza, durante un posto di controllo alla circolazione stradale, una pattuglia della Stazione di Roccabianca ha fermato un 26enne straniero residente in provincia che si è mostrato particolarmente insofferente alle legittime richieste degli operanti di esibire i documenti obbligatori per la circolazione. Insospettiti dal suo comportamento, temendo potesse occultare qualcosa di illecito a bordo dell’auto o sulla persona, hanno deciso di approfondire il controllo. Proprio dall’ispezione dell’auto i militari hanno rinvenuto nel porta-oggetti della portiera lato guida, un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 23 cm del quale il 26enne non è stato in grado di giustificarne il possesso. A questo punto i Carabinieri hanno proceduto al sequestro dell’arma e alla contestuale denuncia all’Autorità Giudiziaria del 26enne per porto di armi o oggetti atti ad offendere.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
Nella Frazione di Santa Margherita di Fidenza, nelle prime ore della mattinata una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile è intervenuta in un’azienda agricola su richiesta del proprietario. L’uomo aveva chiamato il 112 segnalando di aver visto due persone armeggiare nel cortile, tramite l’applicazione del suo cellulare con cui era collegato da remoto con le telecamere di videosorveglianza. I militari, immediatamente intervenuti, hanno sorpreso nel cortile dell’azienda una coppia che aveva già caricato nel bagagliaio della loro auto un grosso quantitativo di scarti ferrosi, lì accantonati dal proprietario per essere successivamente rivenduti come materiale di recupero. Identificati in un 65enne e una 61enne dell’est Europa residenti in provincia ed entrambi già gravati da vicende di polizia per altri reati, non sono stati in grado di giustificare agli operanti il loro comportamento. Poco dopo è arrivato il proprietario dell’azienda che ha riconosciuto il materiale caricato sul mezzo dalle persone fermate dai Carabinieri, come oggetti di sua proprietà e costituiti nella totalità da quasi 300 kg di scarti ferrosi, dichiarando di voler sporgere denuncia. A bordo dell’auto in uso alla coppia, i Carabinieri hanno anche rinvenuto oggetti idonei allo scasso (cacciaviti, leverini e alcuni flex a batteria) che sono stati sequestrati poiché ritenuti oggetti pertinenti al reato. A questo punto il 65enne e la 61enne sono stati accompagnati nella caserma di Fidenza dove, al termine delle necessarie verifiche e degli accertamenti svolti durante la tempestiva indagine, sono stati dichiarati in stato di arresto per tentato furto aggravato e contestualmente denunciati in stato di libertà per porto di oggetti atti ad offendere. L’autorità Giudiziaria, tempestivamente informata dagli operanti ha convalidato l’arresto.
Nel Comune di Soragna, una pattuglia della locale Stazione, ha fermato e sottoposto a controllo il giovane conducente di un’auto dichiaratosi senza documenti d’identità. Durante l’esame documentale dei documenti obbligatori per la circolazione, il ragazzo ha dichiarato di essere momentaneamente sprovvisto della patente di guida e di qualsiasi altro documento utile alla sua identificazione, fornendo, nel contempo, a voce, le sue generalità. L’immediato accertamento degli operanti alle banche dati, ha fatto subito emergere un’anomalia: i dati forniti non restituivano alcuna corrispondenza oggettiva. Per questo motivo il ragazzo è stato accompagnato in caserma e sottoposto ai rilievi foto-segnalateci che hanno permesso di documentare che i dati che le generalità che aveva dichiarato erano falsi e che la patente di guida gli era già stata revocata a maggio 2025 in esecuzione di un provvedimento della Prefettura. Ufficialmente identificato in un 19enne straniero residente in provincia, al termine degli accertamenti svolti è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma in quanto ritenuto il presunto responsabile di false attestazioni sulla sua identità personale e guida con patente revocata.
Nel Comune di Fidenza, durante un posto di controllo alla circolazione stradale, una pattuglia della Stazione di Roccabianca ha fermato un 26enne straniero residente in provincia che si è mostrato particolarmente insofferente alle legittime richieste degli operanti di esibire i documenti obbligatori per la circolazione. Insospettiti dal suo comportamento, temendo potesse occultare qualcosa di illecito a bordo dell’auto o sulla persona, hanno deciso di approfondire il controllo. Proprio dall’ispezione dell’auto i militari hanno rinvenuto nel porta-oggetti della portiera lato guida, un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 23 cm del quale il 26enne non è stato in grado di giustificarne il possesso. A questo punto i Carabinieri hanno proceduto al sequestro dell’arma e alla contestuale denuncia all’Autorità Giudiziaria del 26enne per porto di armi o oggetti atti ad offendere.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
