La Polizia di Stato continua con le attività di vigilanza e controlli nei supermercati e nei parchi cittadini

Continua incessante l’attività di prevenzione e vigilanza della Polizia di Stato che, con operatori della Squadra Volante e con le pattuglie specializzate del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, nonché con la collaborazione della Polizia Locale, ha svolto servizi di controllo del territorio interessando tutta la città di Mantova. I controlli sono stati estesi anche alle vetture ed a tre esercizi commerciali.
I servizi, realizzati per innalzare i livelli di ordine e sicurezza pubblica cittadina, in ossequio alle determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale presieduto dal Prefetto Roberto Bolognesi, venivano svolti principalmente nei pressi dei principali punti vendita della grande distribuzione nonché nelle aree urbane ed extra urbane con particolare attenzione al fenomeno della microcriminalità giovanile.
Allo scopo, sono stati attenzionati i giardini e i parchi limitrofi agli esercizi commerciali nonché aree residenziali nelle quali in passato sono stati registrati fenomeni predatori e comportamenti di particolare allarme sociale.
Invero, durante l’espletamento di tali attività di vigilanza, venivano identificati due soggetti, appena maggiorenni, trovati in possesso di dosi di hashish, cocaina e marijuana: entrambi venivano deferiti per violazione amministrativa ex art. 75 del DPR 309/90 per possesso di sostanza stupefacente.
E’ stato inoltre emesso nei confronti di un soggetto di origini indiane, già noto alle forze dell’ordine, il provvedimento monitorio del divieto di accesso urbano (DACUR).
L’uomo più volte aveva manifestato un atteggiamento aggressivo ed irrispettoso sia delle norme giuridiche che di comune convivenza civile, tali per cui il Questore di Mantova ha applicato allo stesso il divieto in questione con prescrizioni, valevoli per la durata di un anno, di accesso a determinati luoghi del centro storico.
In particolare lo stesso aveva occupato con i propri oggetti personali, la zona antistante l’ingresso di Palazzo Ducale limitando l’accessibilità e la fruizione delle aree interne e di pertinenza del sito.
Tali condotte, in ragione del rilievo storico ed artistico del sito, sono sintomatiche di una assoluta mancanza di volontà di inserimento sociale oltre che una incompatibilità con l’ordinaria e civile convivenza, tanto da poter creare pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.