Comando Provinciale di Frosinone - Sgurgola (FR), 23/10/2025 14:00
A finire nei guai un 42enne italiano, del luogo, già noto alle cronache giudiziarie, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Sgurgola, collaborati dai colleghi del NORM della Compagnia della Città dei Papi. I militari da giorni stavano effettuando dei controlli, finalizzati alla prevenzione e repressione del consumo di droga, avendo notato un anomalo andirivieni di giovani da e verso il centro cittadino. Così i Carabinieri hanno deciso di approfondire le verifiche giungendo all'abitazione dell’uomo dove nel cortile della sua proprietà hanno individuato una roulotte, adibita a serra, completa di impianto di ventilazione, riscaldamento e illuminazione, predisposta per la coltivazione, rinvenendo all’interno nr. 3 piante di canapa indiana, del peso complessivo di circa kg. 8. I Militari hanno esteso la perquisizione alla dimora dell’uomo laddove hanno rinvenuto ulteriore sostanza stupefacente tipo canapa indiana già essiccata per complessivi gr. 750 circa, nr. 6 involucri termosaldati, già pronti per essere immessi sul mercato locale, contenenti canapa indiana essiccata, per un peso complessivo di circa gr. 120 ciascuno e gr. 65 di hashish, bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Il 42enne è stato subito dichiarato in stato di arresto ed accompagnato presso gli uffici della Caserma mentre lo stupefacente ed il materiale per il confezionamento è stato sottoposto a sequestro. Al termine delle formalità di rito il 42enne, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Frosinone, informato dai Militari, ha disposto gli arresti domiciliari per cui l’arrestato è stato tradotto presso la sua abitazione, con la prescrizione di non allontanarsi, in attesa dell’udienza di convalida.
E’ obbligo rilevare che l’indagato, destinatario della misura cautelare, è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata ingiudicato, lo stesso sarà, eventualmente, riconosciuto colpevole, in maniera definitiva, del reato ascrittogli. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.
