Passa ai contenuti principali

INTERROGAZIONE SEN. GIARRUSSO SU MAFIA A NOTO



Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01878

Atto n. 4-01878 Pubblicato il 3 luglio 2019, nella seduta n. 129 GIARRUSSO , ANASTASI , CAMPAGNA , LEONE , PISANI Giuseppe , TRENTACOSTE -
Al Ministro dell'interno. -

Premesso che: secondo quanto riportato dalla stampa e dai rapporti della Direzione investigativa antimafia, il territorio di Noto (Siracusa) sarebbe caratterizzato dalla presenza di diverse associazioni di stampo mafioso, tra le quali spicca il clan Trigila, che sarebbe retto dal boss Waldker Albergo, detto Rino; il boss Albergo, malgrado diverse condanne per reati di mafia, avrebbe gestito indisturbato svariate attività commerciali site nel centro di questa importante cittadina turistica; nel corso di alcuni controlli su dette attività, il boss Albergo sarebbe arrivato addirittura a minacciare le forze dell'ordine; considerato che, a quanto risulta agli interroganti: avrebbe destato scandalo e allarme quanto accaduto in occasione dell'evento "Gran Ballo UNESCO" svolto nel suggestivo palazzo Landolina di Noto il 19 ottobre 2018, sovvenzionato dal Comune attraverso due delibere urgenti approvate solo tre giorni prima dell'evento (delibere n. 1591 e n. 1597); i finanziamenti stanziati, circa 32.000 euro, sarebbero stati affidati alla gestione dall'associazione onlus "Noto Corteo Barocco" rappresentata legalmente da Vito Corrado Di Lorenzo, soggetto di fiducia dell'attuale sindaco Corrado Bonfanti; tra le principali spese sostenute per la realizzazione dell'evento "Gran Ballo UNESCO", vi sarebbero state quelle del catering commissionato al ristorante "La Cattedrale", che sarebbe risultato sotto la gestione del boss Albergo; secondo quanto pubblicato dal giornalista Paolo Borrometi, il boss Albergo sarebbe stato fotografato mentre gestisce di persona il suddetto catering; grande allarme hanno poi destato sia le foto del novembre 2018, riprese dal "Corriere della Sera", che ritraevano il sindaco di Noto insieme al boss Albergo, sia la notizia che il suddetto sindaco avrebbe ricevuto un bonifico da parte dell'azienda Ditta ASB Srl di Barrafranca (Enna) e accreditato nel conto corrente del dipendente comunale Salvatore Mina (anche autista del sindaco di Noto) con la causale: "Erogazione liberale per campagna elettorale Bonfanti Corrado", come riportate da "Vivi Enna" del 4 aprile 2019; considerato inoltre che, secondo quanto risulta agli interroganti: la ditta ASB Srl avrebbe come capo del personale la sorella di un altro presunto boss mafioso, tale Crispino; il 6 giugno 2019 è stata emessa un'interdittiva antimafia nei confronti di sei esercizi commerciali, tutti nel settore della ristorazione e tutti riconducibili al boss Waldker Rino Albergo, tra cui proprio il ristorante "La Cattedrale"; considerato infine che, da quanto esposto, appare evidente a giudizio degli interroganti la presenza di condizionamenti da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso sul Comune di Noto, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti e se intenda valutare i presupposti per attivare la procedura di cui all'articolo 143 e seguenti del testo unico sugli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) al fine di verificare la sussistenza di fenomeni di infiltrazione mafiosa o elementi di condizionamento dell'amministrazione comunale di Noto da parte di cosche mafiose.

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...