Passa ai contenuti principali

Operazione Buon vento genovese - Sequestrati oltre 300 chilogrammi di cocaina

Comando Provinciale Genova

I militari del Comando Provinciale di Genova hanno eseguito una operazione di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto delle narco-mafie, conclusasi con la cattura di 3 cittadini italiani per traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica, con le aggravanti "mafiosa", della ingente quantità e della transnazionalità.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova — Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, sono state eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo ligure e sono state avviate, nella primavera del 2019, quando A.A., classe 1980, è stato localizzato in Colombia, mentre contrattava l'acquisto di un ingente carico di cocaina con gli esponenti dei cartelli del narcotraffico sudamericano.
All'esito di una intensa e preziosa cooperazione giudiziaria internazionale con le autorità spagnole e francesi, sotto l'egida di Eurojust, colombiane, con la D.E.A. - Drug Enforcement Adminstration e con la C.B.P. — Customer Border Protection statunitensi, che ha permesso di monitorare le fasi dell'acquisto e dell'arrivo del carico sul territorio nazionale, sono stati sequestrati, nei giorni scorsi, nel porto di Genova, 368 kg di cocaina purissima e catturati A.A., affiliato alla cosca di `ndrangheta "Alvaro" di Sinopoli (RC), in possesso di documenti falsi, M.R., classe 1990, incensurato, e I.F., classe 1968.
È stato, inoltre, identificato e denunciato all'Autorità Giudiziaria, un quarto soggetto coinvolto a pieno titolo nel tentativo di importazione del carico di cocaina, R.D., classe 1980, anch'egli affiliato al clan "Alvaro". Destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dai GIP del Tribunale di Genova, risulta, allo stato, latitante; sono in corso indagini su scala internazionale per il suo rintraccio e arresto.
Lo stupefacente oggetto del sequestro, uno dei più ingenti negli ultimi anni a Genova, ha un valore di circa 100 milioni di euro.
Nel corso dell'operazione antidroga, sono stati sequestrati, inoltre, 3 autoveicoli, denaro contante pari a euro 953.349,00, numerosi telefoni cellulari criptati e un jammer, dispositivo utilizzato per impedire ai telefoni cellulari di ricevere o trasmettere onde radio.
A.A., organizzatore e finanziatore del traffico di cocaina represso, vanta un excursus criminale di assoluto rilievo; in particolare, a suo carico risultano condanne, fin dall'età adolescenziale, per rapina, furto, danneggiamento, tentato omicidio, detenzione illegale di armi e munizioni, furto, falsa dichiarazione sulla identità propria, associazione per traffico di stupefacenti, ricettazione, estorsione (perpetrata anche attraverso atti intimidatori e dinamitardi), crollo di costruzioni.
Arrestato ad Ancona, nel 2003 e condannato nel 2006, dopo un periodo di detenzione, era stato scarcerato soltanto nel 2017.
A.A. è il minore di cinque fratelli, tutti appartenenti alla storica cosca malavitosa del mandamento tirrenico e pluripregiudicati per associazione per traffico di stupefacenti.
Le attività di polizia giudiziaria eseguite nella provincia reggina sono state eseguite con la collaborazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria, del Gruppo Locri e della Compagnia Palmi.
Allo stato, sono in corso ulteriori investigazioni al fine di identificare e rintracciare gli ulteriori responsabili del trasporto dello stupefacente dalla Colombia a Genova.
In ragione dei sequestri operati è stato rafforzato il presidio dei controlli ai varchi doganali con la presenza dei cani antidroga.
L'attività di servizio testimonia concretamente la costante ed efficace azione posta in essere dalla Guardia di Finanza nel contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti - con particolare riguardo a porti ed aeroporti - nonché la valorizzazione della cooperazione con gli organi collaterali esteri e la sinergia con l'Autorità Giudiziaria.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Tentarono un furto in banca

  Comando Provinciale di  Savona   -   Varazze (SV) , 30/05/2025 11:41 Al termine di una complessa ed articolata attività d’indagine durata sette mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Savona, i Carabinieri della Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, con il supporto dei colleghi dei comandi territorialmente competenti, hanno arrestato quattro persone, residenti in provincia di Torino, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del Tribunale di Savona. I soggetti sono ritenuti responsabili del tentato furto aggravato avvenuto nel settembre 2024 all’interno della filiale dell’istituto di credito Banca Intesa - Sanpaolo di Varazze.